Match review, Inter - Udinese 1 - 0



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15 set 2019

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Il gol di Sensi di testa regala ai nerazzurri la terza vittoria consecutiva


MILANO - Ci sono vari modi per vincere: dominare, improvvisare, soffrire. L'Inter, contro l'Udinese, ne ha scelto uno alternativo: sorprendere. Perché il gol che ha dato la vittoria, quello di Stefano Sensi, è tutto il contrario della norma calcistica ma anche il manifesto più bello di quanto il gioco di squadra possa funzionare. Diego Godin, uno dei colpitori di testa più forti al mondo, che crossa. Stefano Sensi, 168 centimetri, che incorna di testa la palla sotto alla traversa, per il suo primo gol di testa in Serie A. 1-0 all'Udinese, terza vittoria su tre in campionato. L'Inter va, ancora.

Partita tosta. Lo aveva detto il mister Antonio Conte, e così è stata. Udinese mai remissiva, neppure con l'uomo in meno. Eppure i ragazzi nerazzurri hanno proposto la solita grande quantità di gioco. Un possesso palla del 64,4%, che nel secondo tempo (complice la superiorità numerica) è stato del 70%. Ma è la costanza nella ricerca della porta la grande qualità di questa squadra: 22 tiri totali, 8 nello specchio, 8 calci d'angolo. Una pressione costante, alimentata da 657 passaggi, dei quali l'87,4 % riusciti. Una prova solida, che ha avuto due protagonisti principali: Stefano Sensi e Matteo Politano.

Del primo abbiamo già detto del gol di testa. Ma c'è di più: prima di Sensi, l'ultimo giocatore dell'Inter ad aver segnato nelle prime due presenze in casa in Serie A con i Nerazzurri era stato Pablo Daniel Osvaldo nel 2014 e, prima di lui, Samuel Eto'o nel 2009. Sensi, a quota due gol (suo record in A eguagliato) ha creato 4 occasioni da gol, ha calciato 4 volte nello specchio, ha dominato nei passaggi nella metà campo avversaria (ben 57). Una costruzione di gioco alimentata anche dai difensori, proprio come annunciato da Antonio Conte in conferenza stampa. Così è stato: Skriniar ha realizzato il maggior numero di passaggi, 99, con una percentuale altissima di completati, 94,9. De Vrij ha come sempre mostrato grande lucidità (100% di passaggi riusciti), Godin ha servito l'assist del gol partita.

E poi Politano, attivissimo e molto coinvolto nella manovra offensiva. Scattante, sgusciante. 7 tiri totali, 3 occasioni create, un palo, sprint ad una velocità massima di 30,6 km/h (battuto solo dall'indiavolato Candreva, 32,01 km/h). Un segno che tutti, in questa squadra, hanno gambe e voglia di fare bene.

E allora, adesso, sotto con la Champions League. Martedì torneremo ad infiammare il 'Meazza' per la sfida con lo Slavia Praga. C'è bisogno di tutti! #ForzaInter  


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