Match Review, Bologna - Inter 1 - 2

MILANO - Nel segno del '9'. Perché tutto, a Bologna, ha la forma e le sembianze del numero che porta sulle spalle il nostro centravanti. Romelu Lukaku, 9 gol in campionato per la nona vittoria su 11 partite in Serie A. Una doppietta pesantissima, che regala la sesta vittoria su sei in trasferta in questo avvio di stagione in A, un dato che rappresenta un piccolo ma significativo primato europeo. Lukaku ha dalla sua una statistica invidiabile: è il primo giocatore dell'Inter a segnare nove gol nelle prime 11 partite di campionato alla prima stagione in nerazzurro, come Ronaldo nel '97-'98. Ma i numeri del belga non sono altro la punta di un iceberg scolpito dal lavoro di squadra. La trasferta di Bologna era insidiosa, l'Inter è andata sotto ma ha avuto la forta di ribaltare tutto tra il 75' e il 91'.

Match tosto perché il Bologna pressa alto, con intensità. Un'attitudine a soffocare la manovra avversaria correndo in avanti, appoggiandosi poi all'esperienza di Palacio, abile nel lavorare i palloni. L'Inter però ha giocato di squadra, con contributi importantissimi da parte di tutti gli elementi in campo. Alla fase offensiva hanno partecipato davvero tutti: emblematico il gol del pareggio, nato da una girata da centravanti in area di Milan Skriniar.

Proprio lo slovacco - alla sua centesima partita in nerazzurro - e Alessandro Bastoni hanno i numeri più alti in termine di palloni giocati: 55 per Skriniar, addirittura 58 - lo stesso numero di Brozovic - per il centrale italiano. Dati che spiegano come la costruzione offensiva nasca dal contributo di tutti gli elementi della rosa. Bastoni ha brillato in questo match anche per precisione nell'impostazione (oltre 91% di passaggi riusciti): i suoi passaggi sono stati perlopiù nella metà campo nerazzurra, mentre Skriniar ha giostrato molto anche nella metà campo rossoblù (18 palloni). Anche i dati chilometrici esaltano la prova dei due difensori nerazzurri, che hanno percorso oltre 11 km a testa.

Chi ha dato spinta e continuità all'azione offensiva nerazzurra è stato Valentino Lazaro, al suo debutto da titolare. Fascia destra macinata, quattro occasioni da gol create, 7 cross dei quali 5 su azione, un motorino che ha funzionato anche in fase di non possesso con ben quattro respinte, un dato che spicca. Il 58% della produzione in fase d'attacco dell'Inter è arrivata da destra.

Poi c'è il grande match di Romelu Lukaku. Che ha giostrato alla grande con il sostegno sempre preziosissimo di Lautaro Martinez, autore di un meraviglioso gol nel primo tempo (annullato per offside) e decisivo nel subire il fallo che ci ha consegnato il rigore della vittoria. La prestazione del belga va al di là dei due gol segnati, il secondo dei quali realizzato con glaciale freddezza su rigore. Lukaku ha calciato sette volte verso la porta, trovando 5 volte lo specchio. Ha giocato 36 palloni, contribuendo a far alzare il baricentro medio dei nerazzurri, che nel finale, dopo lo svantaggio hanno aumentato la pressione offensiva fino al 90'.

Una prova di grande eccellenza in un match in cui la squadra ha, ancora una volta, dato tutto fino all'ultimo secondo del recupero. Un risultato importante, tre punti pesanti da dimenticare in fretta. Stiamo già pensando alla prossima sfida, martedì, sul campo del Borussia Dortmund. La Champions League chiama, siamo pronti a rispondere. #ForzaInter!