“Inter Calling” con Ventola e Kallon



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15 mag 2020

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Tanta concorrenza e tantissima determinazione: l’Inter di Ventola e Kallon tra gol incredibili e curiosità su una squadra di grandi campioni


MILANO – Alla voce coppie di attaccanti più prolifiche del nuovo millennio ci sono anche loro, Nicola Ventola e Mohamed Kallon, insieme dal 2001 nell’Inter di Cuper, coppia infallibile in campo e protagonista oggi della nuova puntata di “Inter Calling”.

Ad aprire l’appuntamento Nicola Ventola, che ha raccontato l’incredibile avvio della stagione 1998/99 e il suo ritorno nel 2001:

 “Il mio esordio in campionato con la maglia dell’Inter è stato contro il Cagliari nella stagione 1998/99. Siamo entrati io e Andrea Pirlo, Kallon che giocava nel Cagliari aveva segnato e io risposi con la mia prima doppietta con la maglia nerazzurra. In quel periodo avevo tante richieste perché stavo facendo bene ma ho scelto l’Inter perché c’era già Ronaldo andava Baggio, Pirlo e ho capito che quella poteva essere la squadra del futuro. Quell’anno non è stato facile, era un gruppo forte, in attacco c’era tantissima concorrenza ma io ero partito bene con 5 gol nelle prime partite poi quello che è successo dopo, anche andare in prestito mi è servito per crescere e tornare ancora più forte nel 2001/2002. Da ognuno ho sempre cercato di prendere qualcosa. Kallon era molto forte, io e lui siamo stati all’altezza di sostituire due grandissimi giocatori, abbiamo dato il cuore, riuscivamo a completarci e sacrificarci perchè Cuper ci chiedeva anche tanto lavoro in fase difensiva”.

Un percorso incredibile anche per Kallon: "All’inizio ero troppo giovane e avevo voglia di giocare, quindi è stato giusto fare diverse esperienze, sono andato in 5 squadre e poi sono tornato all’Inter al momento giusto. Mi ricordo ancora l’amichevole che abbiamo fatto contro il Watford a Lecco, è lì che ho avuto la possibilità di entrare nella squadra.Quella stagione è stata straordinaria, nessuno avrebbe potuto pensare che io e Nick avremmo potuto giocare da titolari 15/20 partite perché c’era il fenomeno Ronaldo e un grande giocatore come Vieri, però abbiamo avuto la possibilità di giocare con la maglia dell’Inter per tante partite e io ne sono orgoglioso, anche perché quando il mister ci ha chiamati abbiamo sfruttato al massimo questa occasione”.

Tanti i momenti indimenticabili per Ventola: “Della stagione 1998/99 ricordo l’esordio, poi i gol in Champions League contro lo Spartak Mosca e il Manchester United.Nella partita di Champions League contro lo Spartak Mosca c’erano Baggio e Ronaldo e lui mi aveva detto “facciamo quella cosa dell’allenamento” e io “ma siamo a San Siro sei matto?” e poi me l’ha toccata di tacco facendo finta di calciare e mi è partita una bordata, è una delle emozioni più grandi per me.È stato incredibile anche il gol contro il Manchester United, lo stadio era pienissimo e c’è stato un boato pazzesco, è stato un gol della speranza, poi quel Manchester era fortissimo e ha vinto la Champions League però se fosse entrato quel tiro di Zé Elias magari avremmo potuto sognare un po’ di più, avevamo avuto delle occasioni importanti anche in casa loro. Quando sono tornato, l’anno che ho fatto con Kallon ho provato tante emozioni in Coppa Uefa perché lì mi sono sentito protagonista, poi il gol a Valencia è stato incredibile, come quella partita, con Farinos in porta, ricordo anche la gara contro l’AEK Atene”.

Tra gli aneddoti di Kallon il numero di maglia e il gol segnato contro l’Atalanta: “Quando sono arrivato all’Inter c’erano Seedorf, Ronaldo, Vieri, sarebbe stato impossibile scegliere il numero che volevo, quindi ho cercato un numero libero, ho visto il 3 e l’ho preso. Alla Reggina ho giocato con la 2, perché c’era Pirlo con la 10, quindi quando sono arrivato all’Inter sarei stato contento anche se mi avessero dato il numero 100. Io pensavo solo all’emozione di indossare quella maglia e giocare per la squadra. Tra i gol che ricordo c’è quello che ho segnato contro l’Atalanta, nel successo per 1-0 a San Siro, non sapevo cosa fare perché non me l’aspettavo però poi la palla è finita all’incrocio ed è stato un bel gol”.

Qui la puntata di Inter Calling:


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