10 momenti indimenticabili di Siena - Inter 0 - 1 del 2010



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16 mag 2020

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A dieci anni dalla conquista del 18esimo scudetto riviviamo la sfida dello stadio Artemio Franchi


MILANO - Sono passati dieci anni da Siena-Inter 0-1, la partita che ci ha consegnato il 18esimo scudetto, il secondo dei tre pezzi del Triplete 2010. Era il 16 maggio 2010, Siena già retrocesso, tre punti da trovare con forza con la Roma che giocava sul campo del Chievo. Nell'ambito della campagna Timeless 2010 powered by Pirelli riviviamo i momenti più curiosi, indimenticabili e fondamentali di quella giornata tricolore.

1. Siena, ancora tu? Siena nel destino. Una volta, due, tre, quattro. Per quattro anni consecutivi lo Scudetto nerazzurro passa per una sfida con la squadra toscana. Corsi e ricorsi, che cominciano nel 2007: l'Inter perde l'unica gara della stagione in casa contro la Roma, così lo Scudetto numero 15 arriva sul campo del Siena con la doppietta di Materazzi. Nel 2008 i nerazzurri falliscono due match point: il primo con il Milan, il secondo... proprio con il Siena: 2-2 a San Siro con il rigore fallito da Materazzi. Per lo Scudetto 16 l'Inter deve passare da Parma, con la doppietta di Ibrahimovic. Il terzo incrocio con il Siena è il più morbido: il 17 maggio 2009 l'Inter scende in campo a San Siro contro il Siena con lo Scudetto 17 già cucito sulla maglia, complice la sconfitta del Milan a Udine il giorno precedente. Quella sera è solo festa: Inter-Siena 3-0. Si arriva così al 2010, con Siena-Inter di nuovo decisiva per la conquista dello scudetto. Il 16 maggio, il giorno del compleanno di Massimo Moratti, all'epoca presidente nerazzurro.

2. Le scelte di José Mourinho Per la 38esima giornata di campionato, dopo aver già conquistato la Coppa Italia e a sei giorni dalla finale di Madrid contro il Bayern Monaco, José Mourinho sceglie questi 11: Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Samuel, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Balotelli, Sneijder, Eto'o; Milito. I cambi: Pandev per Motta all'8' del secondo tempo, con il risultato ancora sullo 0-0; al 14' della ripresa Stankovic per Balotelli, poco dopo il vantaggio siglato da Milito; infine Chivu per Sneijder, al 28' del secondo tempo.

3. La maglia gialla da allenamento di Julio Cesar C'è una storia speciale dietro alla maglia gialla con la quale Julio Cesar ha disputato le ultime partite della Serie A 2009/2010. Tutto nasce dopo il mortifero 2-2 di Firenze: il gol di Kroldrup dopo l'uscita imprecisa del portiere brasiliano, il pareggio nel finale, il sorpasso per mano della Roma. Dopo un confronto tra Mourinho e Julio Cesar, il tecnico portoghese chiede al portiere di indossare una maglia più visibile in area di rigore. Le divise ufficiali da portiere di quella stagione erano: nera, bianca e grigia. Così si optò per una maglia da allenamento, gialla, riadattata con patch e personalizzazioni. Un cambio possibile solo in campionato e non in Europa. A Siena Julio Cesar indossò proprio quella, sopra ad una maglia nera maniche lunghe.

4. La traversa di Balotelli e Curci come Dudek Quasi un assedio: nel primo tempo l'Inter dà tutto per trovare il vantaggio contro il Siena, ma senza fortuna. Azioni in serie, con Mario Balotelli tra i più attivi nel proporre giocate e conclusioni. Al 38' Mario si inventa una straordinaria girata volante che si infrange sulla traversa. Un colpo bellissimo, ma poco fortunato, dopo il quale l'arbitro Morganti interrompe il gioco. Nel conto delle occasioni anche un'incredibile parata di Curci, di istinto, su un colpo di testa a ravvicinato e a botta sicura di Milito: un gesto, quello del portiere del Siena, che ricordò la parata di Dudek su Shevchenko nella finale di Champions League 2005.

5. Roma campione d'Italia... all'intervallo Prima del fischio d'inizio la situazione di classifica era la seguente: Inter 79, Roma 77. In caso di arrivo a pari punti, la Roma si sarebbe laureata campione d'Italia per via degli scontri diretti (1-1 a San Siro; 2-1 all'Olimpico). Giallorossi in trasferta sul campo del Chievo: nei minuti finali del primo tempo, al 39' e al 45', i gol di Vucinic e De Rossi. Con l'Inter sullo 0-0, la Roma è virtualmente campione d'Italia per 34 minuti: quelli che trascorrono (intervallo compreso) dalla rete di Vucinic fino al gol, al 12' della ripresa, di Milito a Siena. A fine partita la classifica reciterà: Inter 82, Roma 80.

6. La cavalcata di Zanetti e il gol del Principe

12' della ripresa: Javier Zanetti, da capitano condottiero, parte lancia in resta. Fende il Siena, supera i centrocampisti, affronta la difesa e scarica un suggerimento nello spazio per Milito. Un'azione che resterà nella storia, perché Milito, freddissimo, fulmina di destro Curci in uscita. È il gol della liberazione, è il gol Scudetto. 

7. Il tiro-cross di RosiCe lo ha raccontato Javier Zanetti: al 41' della ripresa, dopo la traversa di Stankovic e il gol annullato a Pandev, il Siena sfiora incredibilmente il pareggio. Aleandro Rosi, cresciuto nelle giovanili della Roma e con un passato nel club giallorosso, al 41' della ripresa rischia di gelare tutto il popolo nerazzurro: un tiro-cross dalla destra, sballato, che si trasforma in una traiettoria illeggibile per tutti, Julio Cesar compreso. Dura un attimo, con tutti i nerazzurri immobili, portiere brasiliano compreso. La palla sibila vicino al palo, Materazzi si mette le mani sul volto: pericolo scampato.

8. Il fischio finale Un'attesa snervante. Nella storia gli ultimi secondi dei tre minuti di recupero: Eto'o che difende la palla vicino alla bandierina, José Mourinho, carico di tensione, che quasi si nasconde verso le scale che portano agli spogliatoio. Quando Morganti fischia la fine, l'Inter è Campione d'Italia: Mourinho manda dei baci ai tifosi e si rifugia negli spogliatoi.

9. La festa con la maglia bianca col biscione e l'appuntamento a Madrid La foto iconica del festeggiamento, con Zanetti che solleva il trofeo di Campioni d'Italia, vede l'Inter in maglia bianca: è la divisa da trasferta che avrebbe indossato nella stagione 2010/2011, quella con il biscione nerazzurro sul fianco sinistro. Una festa genuina, sul campo di Siena, con i giocatori felici, stanchi per la grande lotta in campionato e consapevoli del fatto che sei giorni più tardi si sarebbero giocati la Champions League a Madrid.

10. Il bagno di folla in piazza Duomo a Milano Subito dopo il fischio finale a Siena i tifosi nerazzurri hanno invaso piazza del Duomo a Milano. Una marea nerazzurra che ha atteso l'arrivo della squadra: dopo il viaggio dalla Toscana, ecco il pullman scoperto per raccogliere l'abbraccio del popolo interista nel cuore di Milano. Una notte indimenticabile, di gioia e festa collettiva.


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