Complicato come ce lo immaginavamo, questo girone. Una salita dura, un altro match avaro di soddisfazioni. Capitan Handanovic ha dato uno spunto importante, al termine di Inter-Real Madrid 0-2: "Il campo non mente mai, ma il Real ha vinto grazie ai nostri errori".
Complicarsi la partita già difficile è stato il grande peccato originale dell'Inter, in una notte in cui tutto è andato storto. Dal rigore concesso dopo sei minuti all'espulsione di Vidal nel momento in cui si spalancava la porta verso il pareggio. Nel momento migliore, seppur in dieci, poi, è arrivata la mazzata, con la verve di Rodrygo a punirci di nuovo, questa volta appena 32 secondi dopo il suo ingresso in campo.
Zinedine Zidane ha presentato un Real senza Benzema e Ramos e con Casemiro inizialmente in panchina, ritrovando Carvajal sulla corsia destra e avanzando Lucas Vazquez, che a Madrid aveva agito da terzino. Mariano Diaz punta centrale in un 4-2-3-1 dove ha giostrato con grande lucidità il giovane Ødegaard, con le spalle coperte dai due mostri del centrocampo, Kroos e Modric. L'Inter non ha trovato contromisure a un palleggio del Real che è stato ovviamente incoraggiato dal vantaggio iniziale. In particolare Toni Kroos ha letteralmente disegnato la partita perfetta: 127 passaggi riusciti sui 130 tentati, 86 dei quali nella metà campo nerazzurra. Quasi il 100% di precisione, sui 145 palloni giocati, catalizzatore di gioco e maestro nello spostare pallone, avversari e compagni a piacimento.
Di contro l'Inter è andata in sofferenza, non riuscendo a soffocare la regia illuminata del tedesco. Inoltre la mediana nerazzurra non è riuscita ad innescare le punte: Lautaro non ha concluso nemmeno una volta, Lukaku ha calciato una punizione e Sanchez ha prodotto un tiro, respinto. L'unico calciatore nerazzurro ad aver punto dalle parti di Courtois è stato Perisic, entrato con spirito e gamba nella ripresa: due belle occasioni, due sinistri insidiosi che non hanno avuto fortuna.
La mole di passaggi del Real spicca, ma ovviamente la superiorità numerica dal 33' del primo tempo ha inciso: 794 i passaggi dei blancos contro i 480 dei nerazzurri. In una notte in cui gli ospiti hanno calciato 14 volte (5 nello specchio oltre a un palo), Antonio Conte ha provato a ridisegnare la squadra nella ripresa: in 10 l'Inter è tornata in campo con un 4-4-1 che è diventato un 4-2-3 che a tratti ha dato l'impressione di poter mettere pressione sul Real.
Da sottolinare la prova di Milan Skriniar, tra i migliori in campo: è stato il nerazzurro che ha gestito più palloni (68 passaggi riusciti su 74) e quello che ne ha recuperati di più (9).