Campioni d'Italia, d'Europa, del Sudamerica: l'estate d'oro di Bastoni, Barella e Lautaro



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12 lug 2021

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I tre nerazzurri hanno vinto le competizioni continentali con le rispettive nazionali


Inter Campione d'Italia, Italia Campione d'Europa, Argentina del Sudamerica. C'è un colore che lega questi trionfi, ed è l'azzurro, quello che si accompagna al nostro nero per definire la nostra storia, quello che ha trionfato in Serie A in questa stagione appena conclusa. Il nero e l'azzurro sul tetto d'Italia, con il 19° Scudetto. Ma anche l'azzurro del risorgimento del calcio italiano, che con i rigori di Wembley è tornato sul tetto d'Europa, a 53 anni da quel 1968 in cui Giacinto Facchetti sollevò il trofeo a Roma. E poi l'azzurro, anzi il celeste della Albiceleste: Argentina che batte il Brasile e torna a vincere la Copa America 28 anni dopo l'ultima volta.

L'azzurro di questi tre trionfi lega tre giocatori, tre compagni di squadra, tre amici, tre Campioni d'Italia, innanzitutto. Sono Nicolò Barella e Alessandro Bastoni, Campioni d'Europa con l'Italia, e Lautaro Martinez, che ha conquistato la Copa America con l'Argentina.

Fino a domenica pomeriggio erano 7 i giocatori ad aver vinto l'Europeo mentre vestivano la maglia dell'Inter, sette interisti Campioni d'Europa: Luis Suarez (nel 1964, con la Spagna), Facchetti, Burgnich, Domenghini e Mazzola (a Roma, nel 1968), Laurent Blanc (Francia, nel 2000) Giorgos Karagounis (Grecia, 2004). Il conto ora sale a 9.

Barella e Bastoni nella rosa dei 26 azzurri convocati da Roberto Mancini, allenatore dell'Inter dal 2004 a 2008 e dal 2014 al 2016. Barella punto fisso della nazionale azzurra, Bastoni in campo per 90' nella partita contro il Galles, nella sua unica presenza in questi Europei. Barella sempre titolare tranne nel match contro il Galles, quando è rimasto in panchina. Un gol, bellissimo, contro il Belgio di Lukaku ai quarti di finale. A Wembley, nella finale contro l'Inghilterra, poco più di 50' in campo, prima di essere sostituito da Cristante.

Da Wembley a Roma con la coppa: Barella e Bastoni hanno raccontato le emozioni di questo trionfo anche attraverso i messaggi sui rispettivi profili social. "Sogna e non smettere mai! CAMPIONI D’EUROPA", il grido del centrocampista. 

"Dopo un periodo di sofferenza per tutti, rientrare in Italia con questo trofeo ci riempie di gioia, - il messaggio di Bastoni -. Un ringraziamento di cuore va a i miei compagni di viaggio, un gruppo straordinario che ha reso quest’impresa ancora più speciale. Grazie a tutti voi tifosi che come sempre ci avete trascinato con la vostra travolgente passione. Un sogno che si realizza… CAMPIONI D’EUROPA".

Il trionfo dell'Italia è arrivato in una data speciale: l'11 luglio, lo stesso giorno della vittoria al Mundial dell'82, in Spagna, quando cinque interisti salirono sul tetto del mondo (Bergomi, Bordon, Oriali, Altobelli e Marini). Per Barella anche un modo per festeggiare i suoi due anni in nerazzurro, essendo diventato un calciatore dell'Inter il 12 luglio  2019.

Notti magiche anche per Lautaro Martinez, che dopo lo Scudetto solleva la Copa America. Un successo che l'Argentina inseguiva dal 1993 e che è arrivato contro l'avversario storico, il Brasile, al Maracanà. Lautaro Grande protagonista della manifestazione, titolare in attacco al fianco di Messi. Il Toro ha trovato 3 gol, contro la Bolivia nei gironi, contro l'Ecuador ai quarti e in semifinale contro la Colombia, dove è stato super decisivo: gol nei minuti regolamentari (1-1) e a segno dal dischetto nei rigori.

"Per tutti gli argentini, per tutta la gente che ci ha sostenuti, per tutta la mia famiglia. Grazie per questa gioia immensa, siamo Campeones de America", il suo messaggio su Instagram dopo la finale, nella quale ha giocato 79'.

Prima di Lautaro erano stati 7 i giocatori ad aver vinto la Copa America mentre vestivano la maglia dell'Inter, nessuno con l'Argentina. L'ultimo Gary Medel, con l'accoppiata 2015-2016 del Cile. I brasiliani: Ronaldo nel 1997 appena prima di approdare all'Inter e poi nel 1999, con il gol in finale sull'Uruguay; Adriano, mattatore e capocannoniere dell'edizione 2004 (con lui giocava Julio Cesar), con il gol in finale contro l'Argentina prima del successo ai rigori. Maicon, nel 2007 (Brasile-Argentina 3-0). Miranda, nel 2019, al termine della sua avventura nerazzurra (contro il Perù). Prima di loro Ruben Sosa (Uruguay, 1995) e soprattutto Ivan Cordoba, che segnò il gol decisivo in finale nel 2001, regalando il successo alla Colombia contro il Brasile.

Per gli interisti, quindi, una estate da ricordare: solo Inter e Psg, tra l'altro, hanno schierato un giocatore titolare sia nella finale degli Europei che in quella della Copa America (Barella, Lautaro; Verratti, Di Maria).

Complimenti, campioni!  


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