Match Review, Roma - Inter 2 - 2

ROMA - Un match in cui si è corso tanto (113.822 km complessivi per l'Inter contro i 112.888 km della squadra di Di Francesco), una partita in cui Keita e il 118esimo gol in Serie A di Mauro Icardi non sono bastati. Maurito quando va all'Olimpico si esalta: 6 reti nelle ultime 4 gare nella Capitale (3 contro la Roma e 3 contro la Lazio). Ma la Roma trova la forza di reagire e ci blocca sul pareggio. 

Incrocio spettacolare, come sempre: negli ultimi cinque confronti, entrambe le squadre hanno sempre trovato la via del gol (3 reti in media ogni 90 minuti) e la sfida di ieri non è stata da meno. Tiriamo più dei giallorossi (17 a 15) e teniamo più il pallone (54,4%), ma non troviamo il colpo del ko. Restando nella metafora della boxe, ci affrontiamo giocata su giocata, con 44 azioni offensive complessive (13 per via centrale, 16 da destra e 15 da sinistra).

L'analisi dei singoli parte dalla sicurezza di De Vrij (67 tocchi, 90,3% di precisione passaggi, 100% di contrasti vinti) ed i guizzi in fase offensiva di D'Ambrosio (1 assist e 3 occasioni create). Continua con l'11esimo gol nelle ultime 10 partite da titolare in Serie A - tra Lazio e Inter - di Keita e dal tentativo, soprattutto nel primo tempo, del trio composto da Brozovic, Borja Valero e Joao Mario di cucire il gioco, insieme. Il portoghese chiude il match con l'85% di precisione dei passaggi e il tentativo costante di giocare in verticale (solo il 25% dei suoi tocchi è all'indietro). Infine, la sentenza Mauro Icardi che in una partita "sporca", riesce sempre a mettere la firma. 

Non basta, è vero, ma la macchina, dopo la trasferta di Londra, è ripartita. Ora testa all'ultima gara fuori casa, prima del match decisivo contro il PSV. Venerdì andiamo a Torino a sfidare la Juventus. E abbiamo il dovere di pensare in grande. Il motivo? Uno solo: noi siamo l'Inter!