Inter - Brescia 6 - 0, match review



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2 lug 2020

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Successo netto dei nerazzurri che hanno trovato il gol con sei marcatori differenti


Nel match review nerazzurro potete trovare, il giorno dopo ogni partita dell'Inter, un'analisi tattico-statistica della sfida oltre agli highlights del match. Per riceverlo, basta registrarsi su inter.it. Guarda gli highlights di Inter-Brescia 6-0 in fondo all'articolo.

Un flashback di 17 anni e uno sguardo a domenica. Per conciliare passato e futuro l'Inter disegna una partita quasi perfetta nella quale annichilisce il Brescia di Diego Lopez. Un 6-0 rotondo, ineccepibile, che è un viaggio che parte con lo scossone del gol sbagliato da Donnarumma ed è proseguita con una corsa dritta, di gruppo, verso l'obiettivo: i tre punti. E, anche, quello di non subire gol. Siccome nel post-partita i calciatori nerazzurri hanno ribadito che uno degli obiettivi del match, oltre alla vittoria, era proprio quello di mantenere la porta di Handanovic imbattuta. Missione compiuta: il Brescia ha calciato nello specchio della porta nerazzurra in una sola occasione. Ma non solo: i difensori, come sempre molto coinvolti nell'azione offensiva, hanno lasciato di nuovo il segno, dopo i due gol di Parma. Questa volta a trovare il gol è stato D'Ambrosio, ma Bastoni ha spiccato una volta di più per la capacità di costruire il gioco da dietro: 74 passaggi riusciti dei quali ben 32 (il numero più alto, alla pari con Young, Borja Valero e Sanchez) nella metà campo avversaria. Bastoni è stato anche il giocatore nerazzurro con il maggior numero di possessi conquistati, ben 10.

Poi, ovvio, ci sono i gol. Frutto di manovre riuscite, di una consistenza offensiva continua, di una grande produttività: 21 conclusioni totali, 9 nello specchio, una pressione che non si è esaurita nonostante l'ampio margine acquisito. C'è un dato che spiega molto della partita nerazzurra: 19 conclusioni su 21 sono arrivate da dentro l'area. Il Brescia non ha trovato contromisure, Moses e Young hanno dato grandi grattacapi agli esterni bassi di Lopez. Young ha trovato la sua seconda rete in nerazzurro, Moses - dopo l'assist di Parma - ha sfornato 5 cross e si è procurato il rigore del 2-0 in una prova di grande qualità

Chi ha lasciato però l'impronta più netta sul match è stato Alexis Sanchez: determinante, volitivo, dominatore della trequarti. Il cileno ha segnato il suo secondo gol in nerazzurro (per l'Inter 9 rigori su 9 in campionato, con quattro calciatori diversi: Lukaku, Lautaro, Esposito e Sanchez) ma soprattutto ha fornito due assist al bacio, per Young e Gagliardini. Sei occasioni create, in un match che lo ha visto nel vivo dell'azione fino alla fine, assieme a un Latuaro generoso e ispirato, pur in una serata senza gol.  Se il baricentro nerazzurro è stato sempre alto (56 metri di media) è stato anche merito di Alexis, capace di battagliare - ben 9 duelli - oltre che determinante nella gestione del pallone (con cinque falli subiti)

Era dal 2003 che l'Inter non andava in gol con 6 marcatori differenti: anche i nuovi entrati Eriksen (terzo gol in nerazzurro, il primo in Serie A) e Candreva hanno trovato la via della porta di Joronen. Sintomo di un'Inter affamata che non ha intenzione di fermarsi.

GLI HIGHLIGHTS DI INTER-BRESCIA 6-0


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