Icardi: "Voglio vincere con questi colori, l'Inter è molto importante per me"



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25 mag 2017

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Il capitano nerazzurro si confida ai microfoni di Inter Channel: "Il gol è la cosa più bella per un attaccante, quando esulti è fantastico sentire l'emozione della gente"


MILANO - Puntuale, come ogni giovedì, torna l'appuntamento con Caffè Doppio su Inter Channel. Ospite dell'ultima puntata della stagione è il capitano dei nerazzurri, Mauro Icardi: "Contro la Lazio, l'Inter è tornata a vincere in campionato. Questa deve essere la nostra normalità e da qui bisogna ripartire in vista dell'anno prossimo. Suning vuole fare il bene dell'Inter, sicuramente arriveranno giocatori che ci daranno una mano per raggiungere quegli obiettivi che tutti abbiamo in mente. Io l'ho detto sin dal primo giorno in cui sono arrivato, voglio vincere con questi colori, per me l'Inter è qualcosa di molto importante".

Sinora, Mauro ha realizzato 76 gol in 147 presenze con la maglia nerazzurra: "Il gol è la cosa più bella che esiste per un attaccante, per me è fondamentale riuscire a segnare con continuità. È bellissimo sentire l'emozione della gente, esultare coi compagni. È qualcosa che è difficile spiegare a parole. Ogni tanto, festeggiando coi compagni, ti arriva qualche testata per via dell'euforia... ma in quel momento non senti dolore, sei così contento che nemmeno te ne accorgi. Mi piace andare ad esultare sotto ai tifosi, vicino alla gente".

"Quest'anno il mio gol più bello è stato sicuramente quello realizzato in casa contro la Fiorentina: ho scartato Gonzalo Rodriguez, poi ho saltato un altro avversario, quindi ho trovato il gol. È stata una giocata molto tecnica, favorita da un bellissimo passaggio di Candreva in profondità. Antonio mi ha fatto tanti assist, è bravissimo in questo. Le palle che preferisco ricevere sono quelle sul primo palo, è il tipo di movimento che mi viene meglio. È stata molto bella anche la rete che ho realizzato all'andata contro il Torino, all'ultimo minuto. Ho ricevuto palla da Palacio, l'ho difesa, mi son girato e ho provato a calciare di potenza quando ho visto che avevo un po' di spazio: una classica giocata da attaccante d'area di rigore".

"Partecipo poco alla manovra della squadra? Uno dei miei compiti consiste nel cercare di allungare la difesa avversaria e liberare spazio per i miei compagni di reparto. In campo parliamo spesso di questo, forse alcuni non lo notano. Quando sono arrivato qui all'Inter ero un attaccante d'area e basta, poi Mancini è stato il primo a chiedermi di aiutare di più la squadra. Quest'anno abbiamo lavorato di più sulla fase offensiva, abbiamo pressato più alti: questo mi ha sicuramente favorito non solo in termini di gol realizzati, ma anche nel numero di assist che sono riuscito a realizzare".

Un pensiero anche sul ruolo della famiglia e su Milano: "Qui mi sono trovato subito bene, è una grande città. Se ci fosse pure il mare, Milano sarebbe perfetta. L'ho vissuta poco da single perché qui ho messo su famiglia. Il sostegno di Wanda e dei bambini è importante, sono sempre presenti in tribuna ad esultare assieme a me".


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