Inter - Fiorentina 4 - 3, match review



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27 set 2020

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L'analisi statistica e tattica e gli highlights del match vinto dai nerazzurri


MILANO - 21 tiri a 10, 66,6% di possesso palla, 90% di passaggi riusciti contro il 76%, 21 cross a 6, 5 corner a 1, 51 duelli vinti a 42, 651 passaggi a 326. Guardi i numeri e in fondo pensi che non puoi trovarti sotto 2-3 in casa all'87' alla prima di campionato. E invece il calcio non è matematica, non è statistiche e tabelle. Inter-Fiorentina, prima gara ufficiale per i nerazzurri, stava per trasformarsi in un inizio shock, con una sconfitta casalinga. Ma più dei numeri, appunto, possono il carattere, la voglia, la determinazione, la costanza nell'inseguire l'obiettivo. 

Il 4-3 finale non è frutto del caso, ed è maturato con giocate costruite nel finale con grande lucidità nonostante si trattasse del primo impegno stagionale. Basta guardare le traiettorie e le costruzioni delle ultime due reti: geometriche, studiate, pensate, di classe. Belle. L'Inter di Conte inizia con tre punti e lo fa nonostante una Fiorentina furba e sagace: l'aver sfruttato così sapientemente la classe di Franck Ribery ha permesso a Iachini di viaggiare su binari consolidati, ovvero l'attirare la difesa avversaria sul francese, capace di risucchiare diversi avversari su di sé per poi ribaltare l'azione con fendenti dolorosissimi, liberando nello spazio i veloci Kouamé e Chiesa. Oltre agli inserimenti sempre preziosi, puntuali e pungenti di Castrovilli.

L'Inter ha avuto da fare nel tamponare queste situazioni, pur avendo avuto per la maggior parte del match il pallino del gioco, con una costruzione dal basso che ha avuto in Bastoni l'uomo cardine, con 101 passaggi, 96 dei quali riusciti. Kolarov e D'Ambrosio hanno partecipato con grandissima presena a tutte le azioni nerazzurre e tutti e tre i centrali hanno chiuso sul podio dei giocatori nerazzurri per chilometri percorsi: 11,5 D'Ambrosio, 11,3 Kolarov, 10,8 Bastoni. Il premio è arrivato nel finale con il gol di testa di D'Ambrosio, autore di una prova maiuscola: 19 duelli totali e 7 possessi guadagnati.

Il tabellino delle occasioni create evidenzia la partecipazione di molti: 3 chance a testa inventate da Young, Brozovic e Barella, fondamentale con la ripartenza e assist del primo gol. Eriksen ha attivato Lautaro sul secondo gol, Hakimi ha sfornato l'assist del 3-3, Sanchez illuminante sul 4-3 ma anche per attivare Hakimi nel gol del pareggio.

Corale e di gruppo, l'Inter ha trovato risposte da tutti, anche i neo-entrati e i debuttanti hanno contribuito al successo. Va esaltato però l'impatto di Lautaro Martinez sul match: terzo gol consecutivo da fuori area, protagonista anche nel secondo gol, quarto nerazzurro per km percorsi, un toro scatenato.


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