Coppa Italia, Conte: "Poco da rimproverare alla squadra, decisivi gli errori dell'andata"



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9 feb 2021

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L'analisi del tecnico nerazzurro dopo lo 0-0 nella semifinale di ritorno contro la Juventus: "Siamo vicini a colmare il gap"


TORINO - Si ferma ancora a un passo dalla finale il cammino dell'Inter in Coppa Italia. Dopo l'1-2 del "Meazza" non riesce ai nerazzurri l'impresa di ribaltare lo svantaggio a Torino nel match di ritorno: il secondo atto della semifinale della coppa nazionale finisce 0-0.

Questa l'analisi di Antonio Conte al termine del match ai microfoni di Rai Sport

Cosa è mancato all'Inter? 

"Avremmo dovuto sicuramente concretizzare le tante occasioni create nei 180 minuti. Penso che si siano viste due squadre che hanno combattuto fino all'ultimo ma purtroppo abbiamo pagato i regali concessi all'andata. Abbiamo cercato il gol subito perché sapevamo che la Juventus sarebbe potuta andare in difficoltà. Purtroppo però la qualificazione si gioca su 180 minuti, oggi abbiamo provato a ribaltare il risultato ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo imparare dai nostri errori e ripartire". 

Lukaku è troppo nervoso dopo l'episodio nel derby con Ibrahimovic? 

"Non bisogna dimenticare che stasera abbiamo affrontato una partita difficile, contro una squadra come la Juventus che ha ottimi giocatori. Romelu nelle ultime partite non è sembrato al 100% ma anche oggi ha dato il massimo e può succedere ci siano dei momenti in cui si è meno brillanti. Per noi resta un giocatore molto importante". 

Si aspettava qualcosa di più da Eriksen? 

"Penso che Christian abbia fatto la sua parte. Volevamo avere due registi con lui e Brozovic e da questo punto di vista siamo riusciti a mettere in difficoltà la Juventus perché la partita l'abbiamo fatta noi. Sono contento di quello che ha dato". 

L'obiettivo vero adesso è lo scudetto? 

"Noi cerchiamo di lavorare al massimo e guardare sempre in alto. Avremmo voluto essere protagonisti anche in Champions League e in Coppa Italia siamo usciti a un passo dalla finale per il secondo anno consecutivo. Continueremo a lavorare per essere dove ancora non siamo riusciti ad arrivare. L'importante è che l'Inter abbia riacquisito credibilità e sia tornata a mettere paura agli avversari". 

Quale può essere il ruolo di Sensi nelle gerarchie della squadra? 

"Stefano deve ritrovare al 100% la sua affidabilità. Purtroppo ha vissuto un anno in cui è stato bersagliato dagli infortuni. Io sto cercando di fargli riprendere confidenza col campo perché è normale quando succedono queste cose perdere un po' di fiducia". 

Stasera è mancato qualcosa anche da parte di Lautaro? 

"Ripeto, stavamo giocando contro una signora squadra. Siamo arrivati qui per fare la partita con personalità. Non è da tutti, poi ovviamente l'eliminazione brucia ma a livello di prestazione ho poco da rimproverare. Ovviamente avremmo potuto fare meglio sotto porta ma quando parlo di percorso intendo anche questo. Lautaro è giovane, ha margini di miglioramento ed è alla sua seconda stagione da titolare in Serie A. Non possiamo pensare ci risolva le situazioni, dobbiamo ragionare da squadra non sui colpi dei singoli".


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