Doppietta di Lukaku, l'Inter vince a Udine 2 - 0



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2 feb 2020

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Due reti nel belga nella ripresa regalano ai nerazzurri tre punti meritatissimi


UDINE - Il sinistro di Romelu Lukaku, le chiusure di Stefan de Vrij, le parate di Daniele Padelli, i recuperi di Ashley Young, le giocate di Alexis Sanchez. Potremmo andare avanti all'infinito a descrivere gli ingredienti della vittoria dell'Inter sul campo dell'Udinese. Uno sforzo altissimo, su un campo pesante e ostico. Due gol maturati nella ripresa, frutto di scaltrezza, abilità, voglia di vincere. Nona vittoria su 11 trasferte, un 2-0 prezioso e meritato al quale hanno contribuito tutti. Una grande prova di carattere e di squadra.

Tre debutti in Serie A con la maglia dell'Inter, tre storie e tre ruoli differenti. A difendere i pali nerazzurri c'è Padelli, due presenze con l'Inter ma in Coppa Italia. Per lui una prima in campionato, come anche per Victor Moses e Christian Eriksen, che avevano mosso i loro passi in nerazzurro mercoledì in Coppa Italia contro la Fiorentina. E proprio sull'onda della sfida di coppa, Antonio Conte presenta una formazione - priva di Lautaro Martinez, ma anche di Brozovic inizialmente - con Eriksen trequartista alle spalle di Lukaku e Sebastiano Esposito, in coppia in avanti come in Inter-Genoa di fine 2019. L'Udinese di Gotti, fedelissima al suo 3-5-2, è un osso duro: squadra super compatta, spazi chiusi, e grande affidamento alle ripartenze, agli strappi di Fofana e alle volate di Sema sulla sinistra.

L'avvio dell'Inter però è solido e votato alla ricerca del gol immediato, come spesso capitato in stagione. Bastano solo 25 secondi per il primo, pericoloso, tiro verso la porta di Musso: è di Sebastiano Esposito, attivo e vivace fin dall'inizio. Il tentativo nerazzurro è quello di pressare alto: l'esempio lo dà Matias Vecino, il più reattivo nell'andare ad assaltare l'area avversaria. Da un suo recupero altissimo, Eriksen trova un sinistro fulminante ma centrale. Segnali di Inter, che però deve guardarsi dalle corse dei padroni di casa: il primo a scaldare i motori è De Paul, che costringe Padelli alla deviazione in corner con un tiro da fuori. Fofana e Sema sono atleticamente straripanti: la difesa nerazzurra però è brava a scappare e a contenere la loro furia. Moses deve badare più a difendere che ad attaccare, ma al 19' con una grande giocata serve a Vecino un pallone che sbatte sul ginocchio dell'uruguaiano e sfiora il palo. L'Inter non sfonda, ma dietro non trema: de Vrij è magistrale, e lo sarà per tutta la partita, nella gestione della linea difensiva e nell'anticipo sistematico sui centravanti dell'Udinese. Dopo il destro di Fofana deviato da Padelli e la girata alta di Esposito, l'Udinese sfiora il vantaggio: volata sulla sinsitra di Sema, deviazione di Padelli e salvataggio fondamentale di Young sul destro a botta sicura di Stryger Larsen. Non sarà l'unico intervento decisivo dell'esterno inglese nel corso del match, all'interno di una prova di grande solidità ed esperienza.

Nella ripresa, con la partita sullo 0-0, capita ancora sul destro di Esposito la palla del vantaggio, ma il giovane attaccante nerazzurro non colpisce bene dopo un'azione personale di Young sulla sinsitra. Si tratta di un altro avvio a spron battuto per l'Inter, che cerca subito di andare a far male. L'ingresso di Brozovic e Sanchez dà vigore e nuova imprevedibilità alla manovra nerazzurra: Lukaku trova subito la combinazione vincente per mandare in porta il cileno, contrastato sul più bello. È solo il preludio al vantaggio nerazzurro: Brozovic per Barella, imbeccata per Lukaku che sul centrodestra, in area, fulmina Musso con un colpo da biliardo di sinistro che si infila in rete dopo essere passato tra le gambe di Nuytinck. Un gol che permette all'Inter di mollare gli ormeggi e di stazionare con insistenza nell'area friulana. Al 68' succede di tutto, con Musso che d'istinto salva su Lukaku, poi Vecino sfiora il raddoppio. Il secondo gol si materializza in maniera naturale al 71': Sanchez, dopo un rimpallo, salta Musso, viene steso e si procura il rigore, nettissimo. Dal dischetto Lukaku è glaciale, con il 16esimo gol in Serie A. Col punteggio sullo 0-2 l'Udinese prova la reazione d'orgoglio, sospinta da De Paul ma soprattutto da Lasagna. Il centravanti sfiora due volte il gol con il sinistro, allargando troppo le conclusioni a botta sicura. 

Si chiude così sullo 0-2 la trasferta di Udine, consegnando ai nerazzurri il 29esimo punto nelle 11 trasferte di Serie A. I nerazzurri, assieme al Liverpool, sono una delle due squadre nei top-5 campionati europei imbattuta fuori casa in campionato. Numeri importanti, che issano l'Inter al secondo posto, a 51 punti. Ora sotto con il #DerbyMilano, dove non ci sarà Bastoni (ammonito, era diffidato).

UDINESE-INTER 0-2

UDINESE (3-5-2): 1 Musso; 50 Becao, 87 De Maio, 17 Nuytinck (8 Jajalo 72'); 19 Larsen, 6 Fofana (91 Teodorczyk 83'), 38 Mandragora, 10 De Paul, 12 Sema (77 Zeegelar 72'); 15 Lasagna, 7 Okaka.A disposizione: 88 Nicolas, 27 Perisan, 5 Troost-Ekong, 11 Walace, 18 ter Avest, 30 Nestorovski.Allenatore: Luca Gotti.

INTER (3-4-1-2): 27 Padelli; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 11 Moses (33 D'Ambrosio 83'), 8 Vecino, 23 Barella, 15 Young; 24 Eriksen (77 Brozovic 58'), 9 Lukaku, 30 Esposito (7 Sanchez 58').A disposizione: 1 Handanovic, 35 Stankovic, 2 Godin, 13 Ranocchia, 18 Asamoah, 32 Agoumé, 34 Biraghi, 87 Candreva.Allenatore: Antonio Conte.

Marcatori: 64' Lukaku (I), 71' su rig. Lukaku (I).Ammoniti: Barella (I), Larsen (U), Bastoni (I), Lasagna (U).Note: ammonito Paolo Vanoli (I).Recupero: 1', 3'.

Arbitro: Di Bello.Assistenti: Alassio, Valeriani.Quarto Uomo: Piccinini.VAR e Assistente VAR: Fabbri, Galetto.  


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