Match Review, SPAL - Inter 1 - 2

FERRARA - È una sentenza, c'è poco da girarci attorno. Quando la palla arriva a Mauro Icardi finisce spesso così: con noi che esultiamo e lui che ride, aspettando l'abbraccio di tutta la squadra. «Lavoro tutti i giorni per il bene della squadra e se arrivano i gol sono contento. L'importante è che l'Inter vinca».

Parole da leader, numeri da stropicciare gli occhi. Non solo le 103 reti con la nostra maglia che eguagliano Christian Vieri al settimo posto dei migliori marcatori nerazzurri all time in Serie A. Ma anche una prestazione "sporca" e utile. Con i duelli vinti in fase di contrasto (3 su 5) e la lucidità di far salire la squadra, quando necessario, con più dell'80% dei passaggi riusciti.

A dargli una mano per un bell'8 in pagella è Perisic che tira fuori dal cilindro un assist pazzesco nel momento più delicato della partita. (qualcuno ha detto #PerisicToIcardi?). Il croato è in buona compagnia: il suo connazionale Vrsaljko è il nerazzurro che tocca più palloni, 86, ed è anche quello che mette lo zampino sul primo gol. E se la catena di destra avanza, quella di sinistra con Asamoah mantiene l'equilibrio. Decisivo in una partita molto fisica che ha visto tanti passaggi lunghi (95 in totale), diverse palle a metà e 29 contrasti.

Il lucchetto sulle fasce e un'altra sicurezza in mezzo, Skriniar, fortino insuperabile. Già, perché 19 sono le respinte difensive collettive e 14 contrasti decisivi. Numeri di un'Inter determinata, quando serve. E anche Handanovic ci mette del suo con almeno 2 parate da urlo. Insomma, questa è la radiografia di una squadra che ha saputo soffrire e che ha portato a casa altri 3 punti fondamentali.

Un gruppo unito, che ha messo il lavoro quotidiano al centro e che ora può rifiatare qualche giorno. Prepariamo il #DerbyMilano con la consapevolezza che #InterIsHere. Ancora di più.