Skriniar: "Quando ripenso alla firma con l'Inter, mi emoziono ancora"

MILANO - Protagonista a 'I signori della Serie A' su Sky Sport, Milan Skriniar si è raccontato, dai sogni coltivati da bambino, fino all'arrivo all'Inter: "Il mio sogno da bambino è sempre stato diventare un calciatore, un top player, giocare per qualche grande squadra, come l'Inter. Io sono nato in una famiglia che segue il calcio, mio papà ha giocato, anche mio nonno e mio fratello, quindi abbiamo sempre seguito il calcio. Il mio idolo era Ronaldo 'Il Fenomeno', me lo ricordo bene, soprattutto al Mondiale 2002, quando era diventato capocannoniere".

Dall'infanzia alla maturità, lo slovacco ha realizzato i suoi sogni e cambiato più ruoli in campo: "Io come tutti i bambini volevo fare gol e assist, da piccolo ho giocato in attacco, poi piano piano sto scendendo giù, spero di non finire in porta (ride, ndr). Adesso questo è il mio ruolo preferito, difensore centrale".

Nel luglio 2018 l'arrivo all'Inter: "Di quando sono arrivato a Milano mi ricordo l'arrivo a Malpensa, poi sono andato a fare le visite mediche, quindi sono arrivato nella sede dell'Inter. Io avevo nella testa 'va bene dai, firmo subito' (ride, ndr). Poi alla fine abbiamo trovato l'accordo, ero seduto lì e stavo aspettando solo che mi portassero il contratto per firmare. Sono stato contentissimo, è una cosa che mi fa provare emozioni anche adesso quando me la ricordo".

Tra i primi sostenitori di Skriniar, Luciano Spalletti e i tifosi nerazzurri: "Spalletti mi ha dato fiducia da subito, secondo me è un allenatore molto preciso, che lavora tanto e che vuole avere tutte le cose chiare e questo mi piace, come allenatore secondo me è forte forte. Con i tifosi nerazzurri ho un grande rapporto. Io cerco di dare sempre il massimo sul campo e questo i tifosi lo vedono e forse anche per questo mi applaudono e mi sostengono".

Forte l'affinità con il compagno di reparto Stefan De Vrij: "Con lui vado d'accordo anche fuori dal campo, siamo anche in stanza insieme quindi parliamo tanto e anche in partita ci aiutiamo, questo è importante per la linea difensiva. Secondo me un difensore deve essere preparato ad affrontare diversi tipi di giocatore, uno può confrontarsi con uno più veloce, più grosso o più tecnico, quindi deve essere pronto".

In chiusura, il futuro: "Come ho detto da bambino volevo diventare un calciatore che gioca in un top club e ora sono già in un top club. Come tutti i calciatori vogliono vincere qualcosa. La Champions? Sì certo, se fosse possibile vincere la Champions League con l'Inter sarebbe il massimo".