Match review, Coppa Italia: Inter - Fiorentina 2 - 1

MILANO - Non c'è bisogno di scavare a fondo nelle statistiche per scoprire che in Inter-Fiorentina sia stato un match profondamente segnato dai centrocampisti nerazzurri. Non il canonico terzetto in mediana, ma una coppia: Barella e Vecino. Hanno svolto un lavoro profondo, di quantità ma anche di qualità. Hanno corso più di tutti, entrambi oltre gli 11 chilometri, ma soprattutto hanno determinato le azioni più pericolose del match. Corse e spunti, tiri e inserimenti. Il primo gol, di Candreva, avviato da un tacco di Vecino, in una combinazione palla a terra. Il secondo, scaturito da un cross di Vecino e rifinito dal meraviglioso tiro da fuori di Barella.

Entrambi hanno dato linfa a tutta la manovra nerazzurra. Più lenta e bloccata nel primo tempo, bella, incisiva, e pericolosa nella ripresa. Barella ha giocato il classico match da tuttocampista: un momento lo vedevi nella nostra area a contrastare e stoppare un'azione pericolosa, l'altro lo trovavi già dall'altra parte a rilanciare l'azione. 5 contrasti, 6 possessi guadagnati, il maggior numero di passaggi di squadra nella metà campo avversaria (35), appena davanti a Vecino (32). Entrambi hanno fatto registrare le velocità medie più alte nel match. Hanno messo gambe e cuore, oltre alla tecnica.

Vecino è stato l'uomo più pericoloso del match: attaccante aggiunto, con tempi di inserimento perfetti. 4 tiri, due nello specchio, il via alle azioni dei due gol. Lo straordinario gol di Barella è il terzo stagionale: tutti di destro, tutti nel secondo tempo, tutti nella stessa porta, sotto alla Curva Nord.

Il tabelino del match racconta che l'apporto dei centrocampisti, sommato alla grande prova difensiva di Godin (9 possessi guadagnati e 4 intercetti), autore di una prestazione da leader e di grande personalità, ha di fatto bagnato le polveri della Fiorentina, che solo nella ripresa si è galvanizzata dopo il gol di Caceres. 17 a 9 per i nerazzurri lo score dei tiri, 9 a 5 quello dei corner, 65,2% a 35,8% il possesso palla.

L'Inter è stata precisa (83,9%), la Fiorentina ha sbagliato molto, chiudendo il match con appena il 68,3% di passaggi riusciti. Dati che testimoniano la grande solidità della squadra di Conte. Le fasce hanno dato il solito contributo alla mole di gioco nerazzurra, con Candreva bravissimo a marcare il suo quarto gol stagionale (è andato a segno in tutte le competizioni, come Lukaku) e Young sempre più attivo e preciso nei suggerimenti dalla sinistra. San Siro ha anche potuto applaudire i debutti di Eriksen, attesissimo, e Moses.

Una bella iniezione di fiducia dopo il pareggio in campionato, con una sfida tosta che ora ci aspetta in Coppa Italia, in semifinale con il Napoli. Ma prima testa all'Udinese!