Caicedo: “Non mollo mai, mi piace aiutare la squadra quando ne ha bisogno”

MILANO – La vita e la carriera, dagli inizi alla strada percorsa con determinazione e coraggio: nella sesta puntata di Careers, Caicedo si racconta in una lunga emozionante intervista esclusiva.

“Careers” sarà disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati di DAZN da oggi nella sezione on demand. La fan base nerazzurra verrà coinvolta anche sui canali Instagram, Twitter, Facebook e YouTube di Inter.

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Ho partecipato ad un reality show, c’erano ragazzi che venivano da tutto il paese. Ci siamo sfidati e il migliore riceveva come premio la possibilità di andare in Argentina per tentare la fortuna. Io sono stato uno dei vincitori e sono stato tre mesi al Boca Juniors. Questo è stato l’inizio della mia carriera.

Sono stato al Manchester City dai 19 ai 21 anni, è stato un periodo molto bello della mia vita, ho cambiato i miei obiettivi, sono passato dalle battaglie a metà classifica a un cambio radicale in cui lottavamo per vincere tutto. Ho imparato molto lì e ho trovato compagni di squadra che mi hanno aiutato a crescere come giocatore.

L’Espanyol è stata una tappa bellissima e complicata, è stato l’anno in cui è nata mia figlia e quindi ricordo con molto affetto quella tappa. La nascita di mia figlia mi ha cambiato la vita, mi ha reso una persona più responsabile. Grazie a mia moglie e mia figlia ho raggiunto la stabilità che mi mancava.

Questa immagine la vedo spesso, è molto bella, mi viene la pelle d’oca ogni volta che la guardo. Ricordo questa partita come fosse ieri, stavamo perdendo contro la Juventus e al 93’ ho segnato un gol, è stata una gara molto speciale. Inzaghi è un allenatore che mi ha dato davvero tanto, mi ha aiutato a crescere e ad essere il giocatore che sono oggi, gli sono molto grato. Cerca il meglio da tutti i giocatori.

La "zona Caicedo" nasce dai gol segnati sempre verso la fine della partita, da una condizione fisica importante. Cerco sempre di essere concentrato fino alla fine, credo sia una delle virtù che ho, di non mollare mai quando gioco e di cercare sempre la porta, di aiutare la squadra quando ne ha bisogno.