Data Campus, i numeri del 2024

MILANO - Dall’Italia nel mondo, o meglio: dal Camerun al Brasile. Sono queste le due missioni con cui si è aperto e concluso il 2024. In mezzo oltre 40 viaggi nei paesi che ogni settimana vedono colorarsi i campi di nerazzurro, grazie a Inter Campus. Migliaia di bambini incontrati, altrettante maglie distribuite. Decine di migliaia di ore di allenamento svolte, su centinaia di campi. Dal cemento alla terra, in palestra o sotto la pioggia: ogni allenamento inteso come momento educativo e formativo, grazie agli oltre 300 operatori locali sparpagliati in 4 continenti.

Un anno di traguardi importanti, come le collaborazioni con UEFA Foundation in Colombia e Venezuela, il lancio di un progetto sperimentale alle Maldive insieme all’Università di Milano Bicocca, la collaborazione sempre più solida con UNOCT, l’Ufficio ONU che si occupa di contrastare il terrorismo. Molti allenatori locali che, grazie all’esperienza maturata nel tempo, hanno viaggiato per la prima volta come parte dello staff Inter Campus: esperienze formative per loro, arricchenti per i partner che li hanno accolti ed esemplari per gli oltre 250 educatori che si dedicano con passione alle attività socio-educative nerazzurre e che un giorno, chissà, potrebbero trovarsi loro stessi a visitare nuove realtà Inter Campus.

Un anno contrassegnato anche da crescenti tensioni globali, causa di scontri di natura internazionale o locale, che hanno inciso sulle attività sportive. Credendo fortemente nel Diritto al Gioco come strumenti di crescita sana e pacifica, la priorità rimane la tutela della sicurezza di bambini e operatori. Per questo, e nel rispetto delle norme vigenti, alcune visite sono state sospese, come nel caso di Libano, Israele, Palestina, pur nella consapevolezza che, anche in queste zone, la vita prosegue e, spesso, l’allenamento resta uno sfogo - forse l’unico – alle difficoltà quotidiane.

Ma la fine di dicembre non è solo momento di bilanci: gennaio è alle porte e si impostano le attività del 2025! Si ripartirà dal Congo, e poi di nuovo Camerun e Messico. Riprendono le visite che senza sosta portano l’Inter nei luoghi più remoti del globo. Un anno che si ripromette pieno di cambiamenti, senza mai tradire l’appoggio costante ed incondizionato alla causa dei bambini che nel mondo hanno bisogno.