Conte: "Vincere per restare in vita, non vogliamo rimpianti"



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30 nov 2020

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CHAMPIONS LEAGUE | Le parole dell'allenatore nerazzurro alla vigilia di Borussia M.-Inter


APPIANO GENTILE - Vigilia di Champions League per l'Inter, impegnata martedì in Germania nella quinta giornata del Gruppo B contro il Borussia Mönchengladbach alle 21. Queste le parole del mister Antonio Conte nella conferenza stampa al Centro Sportivo Suning con i giornalisti collegati.

Cosa deve fare l'Inter per non sentire troppo la gara di domani sera? La sfida fa parte del processo di crescita? "Sono stati espressi tanti giudizi negativi dopo la partita con il Real Madrid: ho sentito tanta gente che ha parlato di match dove gli spagnoli hanno dominato. Ci si è dimenticati che al 30' eravamo in 10, avevamo subito un rigore dopo pochi minuti. Sfido chiunque, 10 contro 11 contro il Real, a ribaltare il match. Io sono stato soddisfatto dell'impegno dei ragazzi, in 10 contro 11 per più di un'ora. Vero è che quelle situazioni ce le siamo create noi, quindi dobbiamo lavorare e migliorare per far sì che queste situazioni non si ripresentino. Quella di domani è una sfida contro una buona squadra che sta facendo molto bene in Champions League. Dovremo dare il massimo e uscire dal campo senza rimpianti".

L'Inter non è più arbitro del proprio destino per il passaggio del turno: quanta convinzione c'è sulla possibilità di passare agli ottavi? "Abbiamo iniziato il percorso di Champions League da arbitri del nostro destino, oggi se non lo siamo più significa che siamo mancati in alcune situazioni. Detto questo, l'unico modo per cercare di restare in vita è vincere la partita contro il Borussia. Sappiamo che non sarà facile, loro hanno dimostrato la loro forza. Ma è un'occasione per dare seguito ad un percorso iniziato in Europa dove spesso e volentieri ti trovi a giocare partite importanti, da dentro o fuori. Si tratta di un test ulteriore".

Hakimi sembra che stia incontrando delle difficoltà. La sfida in Germania è un'occasione - visto il suo passato in Bundesliga - per un rilancio? "Non mi piace parlare dei singoli. Andate a rivedervi cosa ho detto quando è arrivato Achraf: ha importanti potenzialità, ma deve lavorare tanto in fase difensiva. Non dimentichiamo che in Italia ci sono pressioni, aspettative e richieste molto più grandi rispetto a campionati come quello tedesco o inglese. Ha buone potenzialità, deve lavorare, sapendo che qui la pressione è totalmente diversa rispetto alla Bundesliga".

Contro il Sassuolo si è vista una squadra vincente ed equilibrata, con un ottimo approccio. Barella ha agito davanti alla difesa, per la prima volta: è un assetto che verrà riproposto, è questa la strada? "Quest'anno ci siamo trovati dopo pochissimo tempo a dover giocare tante partite ufficiali con calciatori nuovi come Hakimi, Kolarov e Vidal. Darmian aveva già giocato con me, come anche Arturo, quindi erano un po' più rodati da questo punto di vista. Ma i nuovi calciatori avevano bisogno di lavorare, fare amichevoli, imparare nuove situazioni. Sono entrati invece subito nei match ufficiali, l'equilibrio lo devi trovare quindi giocando e devi trovare anche il risultato. Non sempre ci siamo riusciti, ma la situazione è questa".


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