Inzaghi: "Ripartiamo con grandissimo entusiasmo e voglia di competere"



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5 lug 2022

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Le parole del CEO Sport Giuseppe Marotta e del tecnico nerazzurro nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2022/23


MILANO - Si è svolta quest'oggi all'Inter HQ la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione sportiva 2022/23. L'evento è stato introdotto dalle parole del CEO Sport Giuseppe Marotta:

"Oggi simbolicamente siamo alla griglia di partenza di una nuova stagione sportiva. Prima di parlare del presente e del futuro vorrei fare un breve consuntivo della stagione passata che è stata agrodolce. Abbiamo conquistato 2 trofei, ai quali si unisce un pizzico di amarezza per il secondo posto in campionato. L'ultimo campionato ha dimostrato che nel calcio la differenza tra chi vince e chi non vince è minima.

In questa occasione porto anche i saluti del Presidente Zhang ed auguro a tutti un buon lavoro per la nuova stagione. Questa stagione si apre con una grande novità, il rinnovo del nostro allenatore. Una novità frutto di un rapporto instaurato l'anno scorso, dopo un'estate movimentata, ma che ha poi portato un'ampia soddisfazione a tutta la società, alla proprietà e ai tifosi. Si può dire che è stato un rinnovo fisiologico, di un allenatore che ha dimostrato con i fatti di essere all'altezza dell'Inter e di avere le skill per rimanere con noi a lungo e per essere uno dei migliori tecnici in circolazione.

Colgo l'occasione per ringraziare i miei colleghi Piero Ausilio e Dario Baccin perché stanno lavorando al meglio per costruire una squadra competitiva.  Nel calcio l'asticella deve essere molto alta, bisogna avere coraggio di vincere e non paura di perdere. Ci ripresentiamo con l'obiettivo di vincere, forti di aver dimostrato di essere altamente competitivi. Non ci dobbiamo far deviare da quella parola che è stata anche abusata durante quest'estate e dopo la pandemia: sostenibilità finanziaria. La sostenibilità è necessaria e in primis soprattutto noi tre abbiamo questo monito da seguire e questo obiettivo da raggiungere, così come ce l'ha Alessandro Antonello nella parte Corporate, che ringrazio insieme a tutti quelli che lavorano dietro la quinte per il Club. Sostenibilità però non significa non essere competitivi perché il mercato è a tratti creativo, intuitivo. Siamo al quinto o sesto giorno di mercato e abbiamo avanti ancora altri due mesi, anche se il campionato incombe e sarà anomalo, ci sarà una spaccatura: nella prima parte ci saranno 20 incontri, 14 di campionato più 6 di Champions League. Il lavoro dell'allenatore e dello staff sarà difficile, mai nella storia del calcio si era presentata una situazione così.

A proposito di mercato: volevamo presentare al mister una squadra competititiva e il lavoro fatto dimostra questa promessa. Ringrazio anche i tifosi che ci sono sempre stati vicini e sono lo zoccolo duro del club. L'obiettivo è ampliare la bacheca, quei due trofei dell'anno scorso non sono frutto solo di investimenti economici, ma anche della cultura del lavoro e di un senso di appartenenza molto forte, due principi che devono portarci al massimo". 

Dopo le parole del CEO Sport Giuseppe Marotta è arrivato il turno dell'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti:

Sta per iniziare una stagione particolare visto anche il calendario. Come la affronterete? "Quest’anno sarà particolare perché avremo 20 partite racchiuse in 3 mesi, poi il campionato si fermerà 50 giorni. Sarà un campionato nuovo per tutti e con lo staff stiamo già vedendo cosa fare. Faremo un richiamo della preparazione in quei 50 giorni, ma per tutti gli allenatori sarà una cosa nuova".

Ci può raccontare delle telefonate con Lukaku e quando le è stato detto della possibilità del suo arrivo? "Con lui si è instaurato subito un bel rapporto l’anno scorso, poi quest’anno c’è stata la possibilità di farlo tornare. Per me è stato un grandissimo colpo, fermo restando che l’attacco nerazzurro è stato il migliore della scorsa stagione. Romelu è fortissimo, ci porterà gol, nuove soluzioni ma non dimentico il lavoro che hanno fatto i giocatori l’anno scorso, che ci ha permesso di vivere una grandissima stagione con due trofei, con il rammarico di non aver vinto lo scudetto con 84 punti fatti. Ripartiamo con grandissimo entusiasmo sperando che quest’anno sia la volta buona"

Quali sono gli obiettivi? "Vincere. L’anno scorso sappiamo cos'è successo con il mercato, i dirigenti sono stati bravissimi, noi con lo staff ci siamo tirati su le maniche e abbiamo lavorato dal primo giorno. Grazie al calcio che abbiamo espresso si è detto che l’Inter era favorita anche se a luglio non era così. Quest’anno partiamo dietro al Milan, ma noi insieme ad altre 5 o 6 squadre lotteremo fino all'ultimo. Sappiamo che sarà difficile ma vogliamo competere come abbiamo fatto l’anno scorso".

Dovesse essere sacrificato Skriniar sarà preoccupato per il reparto?"Sappiamo chi sono i nostri dirigenti e cosa hanno fatto in questo anno e mezzo. Skriniar in questo momento è un giocatore dell’Inter che ha fatto un campionato straordinario l’anno scorso e il 10 sarà in ritiro con noi, poi vedremo cosa accadrà. Noi lavoriamo sempre a stretto contatto ogni giorno con la società". 

Dove vorresti alzare l’asticella rispetto alla scorsa stagione?"Alzare l’asticella vorrebbe dire fare il triplete, che l’anno scorso non abbiamo raggiunto per 2 punti. Mi è rimasta la soddisfazione più grande: vedere tutto lo stadio che ci applaudiva dopo l’ultima gara e i ragazzi in lacrime perché nonostante i due trofei vinti volevamo vincere il terzo. Ma quest’anno ci proveremo contando anche su un pubblico che ci ha accompagnato e che ci accompagnerà nel viaggio che comincerà il 13 agosto a Lecce".

In porta ci saranno Onana e Handanovic quale sarà la gerarchia? "Partirà Handanovic come titolare: se l’è meritato per l’ottima stagione. Conosciamo tutti il valore di Onana: è giovanissimo, è il futuro e già quest’anno avrà le occasioni per mettersi in mostra. Si tratta di un giocatore su cui abbiamo puntato".

Tra 12 mesi cosa ci racconterai? "Spero di poter raccontare che le cose sono andate nel modo migliore. L’anno scorso avevo tantissima speranza e voglia di fare bene, quest’anno mi ha regalato tantissime soddisfazioni: i trofei, gli ottavi di Champions League raggiunti, ma quello che mi è rimasto dentro è l’alchimia che si è creata con il pubblico. Mi viene in mente l’ultima giornata e a Roma con la vittoria della Coppa Italia. Sono sensazioni che mi rimarranno dentro per sempre".

L’eventuale arrivo di Dybala sarebbe un di più?"Dybala lo conosciamo ha grandissima qualità ma noi abbiamo 6 attaccanti in rosa, i 4 che abbiamo citato più Pinamonti che ha grandissimo futuro e Sanchez, quindi in questo momento non mi sembra giusto parlare di altri altri giocatori".

Cosa ha pensato dopo il rinnovo?"Mi ha fatto enormemente piacere, con dirigenti e Presidente si è creata una grande sinergia. Vogliamo il bene dell’Inter e andiamo in un'unica direzione. Ho tante persone che mi aiutano a organizzare tutto nel migliore dei modi e li ringrazio".

C’è un giocatore che quest’anno ci stupirà?"Non mi viene un nome, la scorsa stagione tutti mi hanno dato quello che avevo chiesto, sono state 52 partite di grande intensità, abbiamo giocato un ottavo che ci è costato tanto ma è un percorso che rifarei dall’inizio alla fine in tutto e per tutto". C’è qualcosa che ha rivisto che sarebbe da migliorare? Si può fare di più?"Quest'anno abbiamo raggiunto gli ottavi dopo 11 anni, si può sempre fare di più, in questo momento le squadre inglesi sono quasi ingiocabili ma con corsa ,determinazione contro il Liverpool siamo riusciti a giocarcela a viso aperto".Ci sono alternative al 3-5-2?"Qualcosa proveremo in questi allenamenti fino alla ripresa ma mi piace giocare in questo modo e ho i giocatori con le caratteristiche adatte per giocare così. Ho tante frecce da usare e come l’anno scorso si può cambiare anche nel corso delle partite come è successo per esempio nell’ottavo di Coppa Italia contro l’Empoli. Si è parlato di Lukaku e Onana ma la società ha preso due giovani importanti, giocatori che ci aiuteranno,anche Mkhitaryan mi è sempre piaciuto e ci aiuterò in un’ulteriore crescita della squadra".

Per te è molto importante giocarla in tutte le competizioni: questa squadra è più completa?

"La società è stata bravissima a muoversi, ora dobbiamo rimpiazzare l’uscita di Ranocchia e ci stiamo lavorando. L’obiettivo di quest’anno è di avere 20 giocatori di movimento, doppi nei ruoli e impiegabili sempre perché giocando 20 partite da qui a novembre ci sarà da alternare. Poi ci sono i 3 portieri, vogliamo aggregare tre giocatori della primavera in pianta stabile con noi perché il Settore Giovanile sta facendo un ottimo percorso. Avremo Valentin Carboni aggregato, vogliamo aggregare Casadei che è un giocatore su cui puntiamo molto, l’anno scorso ha già esordito Zanotti e spero quest’anno di farne esordire qualche altro. So che è difficile esordire nell’Inter ma spero di poterlo fare con qualche altro perché puntiamo molto sui nostri giovani".

Con Lukaku l’Inter giocava più sulle ripartenze, come giocherà per sfruttare al meglio le sue caratteristiche?

"Ora è presto ma le idee ci sono, l’anno scorso abbiamo alternato partite con recuperi alti, o in zone più basse, è normale che Romelu ci dà più soluzioni. Prima si recupera campo in avanti e meno bisogna correre per fare gol. Avremo più soluzioni con lui e con gli altri attaccanti che hanno già fatto molto bene".

Asllani che impressione le ha fatto?

"È un giocatore giovane che sembra più grande ella sua età sa che davanti a lui c’è un play che ha fatto stagioni meravigliose con l’Inter, dovrò rubare i segreti dei più grandi ma abbiamo grande fiducia ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi sei mesi. È un giocatore a cui crediamo molto".

Questo mercato è stato fatto per avere più cambi nella singola partita?

"Siamo molto orgogliosi di quello che è stato fatto e quest’anno cercheremo di migliorarci ancora, non sarà semplice ma siamo l’Inter e abbiamo l’obbligo e il dovere di vincere sempre".

C’è un clima diverso rispetto all’anno scorso. È stato già fatto un mercato, questa cosa ti lascia tranquillo per alzare l’asticella?

"Ho la fortuna di vivere serenamente la pressione. Noi allenatori la pressione ce l’abbiamo tutti i giorni, so cosa vuole dire. Ho grandi responsabilità che mi fanno rendere ancora meglio. Sappiamo cosa abbiamo fatto e quest’anno vedremo quello che succedere ma sappiamo che abbiamo lavorato nel migliore dei modi fino ad ora e lo vogliamo fare fino alla fine".

Cosa si aspetta sul mercato? Casadei è stato tolto dal mercato?

"Casadei ha fatto adesso l’europeo under 19, è convocato con noi, poi deciderà la società. Nella conferenza dell’anno scorso si ragionava convinti che la cessione di Hakimi sarebbe stata l’unica ma il mercato è imprevedibile, la cosa che posso garantire è che l’Inter il 13 agosto sarà competitiva con tanta voglia di vincere".

C’è una gerarchia per gli attaccanti dell’Inter?

"A me piace che le squadre segnino, l’anno scorso siamo stati il migliore attacco, quest’anno speriamo che uno tra Correa, Dzeko, Lautaro, Lukaku qualcuno di loro potrà vincere la scarpa d’oro".

Numericamente parlando dobbiamo aspettarci che gli attaccanti di grido siano quattro?

"Sappiamo che nonostante le partite sono tante il quinto d’attacco deve essere un giocatore giovane, Pinamonti è un giocatore affermato che ha già tante richieste, vedremo cosa succederà, ad oggi è convocato per il ritiro e starà con noi ma è normale che la quinta punta deve esser un giovane che sa che davanti ha altre 4 alternative".

Come vedrebbe un possibile arrivo di Bremer?

"Non mi sembra corretto parlare di giocatori di altre squadre".

Ha parlato con Dzeko dopo l’arrivo di Lukaku?

"Abbiamo parlato alla fine delle nazionali di come stava in questi giorni. Sappiamo l’importanza che ha avuto la scorsa stagione, ha fatto bene, ha segnato 30 gol e anche quest’anno sarà un valore aggiunto come è stato l’anno scorso".


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