Dall'Estudiantes di Veron alla Copa America: i sogni del Tucu diventano nerazzurri



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26 ago 2021
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La storia di Joaquín Correa, nuovo calciatore dell'Inter


Sognare attraverso il calcio. Farlo, fin da bambino, può avere un prezzo alto da pagare. Può voler dire lasciare la casa, la famiglia, mamma e papà, a soli 11 anni. Vero, la chiamata può essere importante e lusinghiera, ma quando hai 11 anni hai anche il diritto di sentire la mancanza degli affetti più cari.

Joaquín Correa, nato il 13 agosto 1994, la chiamata del River Plate l'ha avuta proprio a 11 anni, quando ha lasciato la sua città, Juan Bautista Alberdi (dal nome di uno dei più importanti intellettuali della storia dell'Argentina), provincia di Tucumán. Una stagione, poi il ritorno a casa. E poi la ripartenza, perché il sogno di quel pallone che poteva farlo diventare grande, in tutti i sensi, era troppo forte.

A Rosario, alla scuola calcio Renato Cesarini, tutti si accorgono che nel calcio di Joaquín c'è qualcosa di speciale. La nuova chiamata è importante e affascinante: l'Estudiantes de la Plata. Inizia la scalata del Tucu, quel soprannome che racchiude origini e non solo di Correa. Dal 2006 al 2011 Joaquín cresce nel club dove brilla ancora la stella di un grande ex interista, di un mito del calcio argentino, Juan Sebastián Verón.

A soli 17 anni arriva il debutto: è il 19 maggio 2012, Correa diventa ufficialmente un compagno di squadra di Verón subentrando a Duvan Zapata in un Banfield-Estudiantes finito 0-3. Quattro stagioni, poi il viaggio in Europa, destinazione Genova, sponda Sampdoria. Una stagione e mezza, poi il passaggio al Siviglia, che gli consente di debuttare nella nazionale albiceleste.

Poi Roma, la Lazio. El Tucu va, aumenta ogni anno le marcature stagionali: prima 9, poi 10, lo scorso anno 11. Nei 30 gol in biancoceleste anche quello che sigilla la Coppa Italia 2019, il 2-0 in finale contro l'Atalanta. 117 le presenze con la Lazio, che gli garantiscono chiamate sempre più frequenti in nazionale.

A ottobre 2020 segna a La Paz un gol storico nelle Qualificazioni Mondiali, che ridà all'Argentina la vittoria in Bolivia dopo 15 anni: 1-2, reti di Lautaro e appunto del Tucu, su assist del nerazzurro. Un segno del destino. Assieme i due attaccanti trionfano nella Copa America disputata nell'estate 2021. 

Ora Joaquín è pronto per un altro pezzo del suo sogno: si veste di nerazzurro e torna a calcare quel campo di allenamento che aveva visitato nel 2013. Adesso è il momento, il Tucu è dell'Inter.

Benvenuto, Joaquín.


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