COMO, ITALY - JUNE 05: (L-R) Alessandro Bastoni of FC Internazionale and Federico Dimarco of FC Internazionale speaks to the media during the FC Internazionale press conference before the Final Champions League match between Manchester City and FC Internazionale at Appiano Gentile on June 05, 2023 in Como, Italy. (Photo by Mattia Pistoia - Inter/Inter via Getty Images)

Bastoni e Dimarco: "Orgogliosi di noi, daremo il massimo"



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5 giu 2023
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Dal Suning Training Centre di Appiano Gentile le parole di Federico Dimarco e Alessandro Bastoni


Dal Suning Training Centre di Appiano Gentile, il Media Open Day ufficiale in vista della finale di UEFA Champions League, Inter-Manchester City che si disputerà sabato 10 giugno all’Atatürk Olympic Stadium di Istanbul. In conferenza stampa dopo Simone Inzaghi, Alessandro Bastoni e Federico Dimarco hanno risposto alle domande dei giornalisti.

Le parole di Federico Dimarco:

Cosa significa vivere questa finale di Champions? Giocare una finale non capita tutti i giorni, giocarla da protagonista è una cosa incredibile. Come squadra siamo veramente orgogliosi di noi.

Che sensazioni avete in spogliatoio? Siamo contentissimi di aver raggiunto questo traguardo che abbiamo meritato sul campo, sappiamo di incontrare una squadra forte ma per noi questa finale è un sogno, per loro è un’ossessione.

A Torino sei rimasto fuori per questa partita? È il tuo sogno di bambino che si realizza? Per quanto riguarda Torino è stata una scelta presa in accordo a scopo precauzionale. Per la finale penso che giocare una partita così sia il sogno di ogni bambino.

Cosa pensi che potrete fare in attacco per il match? Dovremo fare una partita da Inter, non è solo l’attacco a fare la partita ma tutta la squadra, siamo una squadra forte e lo abbiamo dimostrato in tutto questo percorso.

Contro una squadra quasi perfetta come il City come si può vincere? Loro sono una squadra fortissima, lo sappiamo, l’Inter deve fare l’Inter e usare il suo orgoglio e la sua forza, se facciamo l’Inter ci possiamo togliere grandi soddisfazioni.

Dove può essere attaccabile una squadra come il City? Fino adesso abbiamo pensato al Campionato, da oggi in poi vedremo il City e penseremo a come fargli male.

Siete consapevoli che è lo sforzo più difficile? Cosa bisogna fare per tornare senza rimpianti? Buttare il cuore oltre l’ostacolo, se giochiamo da Inter possiamo ottenere grandi risultati come abbiamo fatto in questi anni.

È l’ossessione a vincere sui sogni o i sogni sull’ossessione? Vincere è il sogno di tutti, penso anche per il City, quindi noi andremo lì a giocarci le nostre carte.

Che voto dai al vostro percorso? Hai un messaggio per i tifosi? I voti si danno alla fine del percorso. Per i tifosi posso assicurare che noi andremo lì e daremo tutto, sputeremo sangue e daremo il massimo fino all’ultimo secondo della sfida.

Hai vissuto il triplete da tifoso, siete simili nello spirito come squadre? Sono stati due percorsi diversi, quell’Inter era una squadra forte, lo siamo anche noi, loro avevano tanti giocatori esperti, invece noi siamo un gruppo giovane, un grande gruppo che sta vivendo questo sogno che spero si concluderà con un bel risultato il 10 giugno.

Quando è cambiata la percezione su di voi? Passare un girone difficile con Bayern Monaco e Barcellona non è da tutti, è normale che cambino i pronostici abbiamo incontrato squadre forti ma abbiamo dimostrato sul campo di esserci meritati questa finale e ce la giocheremo alla pari.

Hai un ricordo della Champions del 2010? È da 13 anni che riguardo quella partita, i ricordi più belli sono stati il secondo gol di Milito e quando Zanetti ha alzato la Coppa.

In questi giorni ripensi a quando eri ragazzino, alle emozioni legate al tuo percorso? Quando inizi a giocare da piccolo in questa squadra speri di giocarti trofei e partite di questo genere, sono contento perché vuol dire che ho lavorato sodo e me lo sono meritato

Come vivi la notte prima delle partite? Dormo bene, ci divertiamo, poi il giorno dopo andiamo in campo e diamo il massimo. Dopo le dichiarazioni dell'esterno nerazzurro è stato il turno di Alessandro Bastoni.

Quest’anno l’Inter ha giocato le sue partite migliori contro gli avversari più forti. Ora che il coefficiente di difficoltà è ai massimi livelli che partita dovrete fare? Hai detto una cosa vera. Scherzando nello spogliatoio abbiamo detto che speriamo che il prossimo anno in campionato ci sia solo il Napoli. È una partita difficile perché è una finale di Champions. Siamo carichi e determinati e contenti di giocare in questo palcoscenico importante.

Il City va tenuto lontano dall’area: nel tuo ruolo dovrete avere tanta personalità nella partita. Sei d’accordo? Sicuramente sì, sappiamo il valore del City. Metterli troppo vicini alla nostra area ci potrebbe creare dei problemi. Questa settimana analizzeremo bene queste cose e prenderemo le giuste precauzioni.

Il lungo percorso che avete fatto comincia con la finale di Europa League persa contro il Siviglia, cosa vi ha insegnato? Siamo tutti calciatori e persone diverse da quella finale. Abbiamo tutti 4 anni di esperienza in più che ora fanno la differenza. Eravamo dei ragazzini che provavano a giocare a calcio e vincere. Adesso siamo uomini che sanno quello che vogliono e lo dimostreremo sabato a Istanbul.

Si dice che sei un giocatore “guardiolano” per come giochi. Ti ci rivedi in questa descrizione? Come caratteristiche rispecchio il gioco di Guardiola, ma al momento mi sento più “inzaghiano” che mai. Sono contento di essere all’Inter e portare in alto questi colori. Non mi interessa di dimostrare niente a nessuno se non ai miei compagni e alla società.

Come si fa a non avere paura del City? Paura la si ha delle persone cattive e non dei giocatori. Parlare di paura è sbagliato, bisogna solo avere tanto coraggio e la mente libera per giocarcela.

Nel 2021 quando l’Italia ha vinto l’Europeo dall’altra parte c’era l’Inghilterra. È un segno del destino? No, è totalmente a caso. Sappiamo il valore del City come sapevamo quello dell’Inghilterra e dobbiamo avere lo stesso atteggiamento di quell’europeo.

In ogni finale europea quest'anno c’è una squadra italiana. Cosa dice questo? Nonostante tanti ci sottovalutino per il nostro gioco e ci prendono in giro, siamo bravi. È difficile batterci perché abbiamo tanto cuore e coraggio. Sono contento perché vuol dire che la serie A è un campionato di alto livello.

Cosa bisogna fare per fermare Haaland? È un’attaccante fortissimo. Il City però non è solo Haaland. Hanno tanti giocatori forti. Questa settimana li analizzeremo per provare a metterli in difficoltà.

Ci sono difensori che hanno giocato bene contro Haaland? Ho visto come lo ha fermato Rudiger contro il Real nella semifinale. Ma loro non sono solo Haaland, ma hanno una rosa molto forte.

Gasperini dice che l’Inter è fatta apposta per dar fastidio al City. Ti ritrovi in quello che ha detto? Sicuramente ci ha voluto dare coraggio. Ho fiducia in noi, nei miei compagni e nello staff. Sono certo che prepareremo bene la gara.

Loro sono favoriti e di conseguenza hanno le pressioni maggiori. Voi arrivate quindi con più tranquillità alla finale oppure avete anche voi tanta tensione? Loro è normale che siano favoriti perché hanno fatto una finale e due semifinali negli ultimi tre anni. C’è felicità più che tensione. È da quando abbiamo 6-7 anni che tutti noi sogniamo di giocare una partita di questa importanza.

Hai mai sognato di giocare la finale di Champions League e di vincerla? Sicuramente si, in pochi pensavamo di giocare quest’anno la finale. Siamo onorati di scendere in campo a Istanbul con la maglia dell’Inter. Arrivati a questo punto vogliamo vincerla.

Quali sono stati i tre momenti più importanti di questa Champions? Cosa hanno dato Onana e Acerbi al gruppo? I momenti più importanti sono stati contro il Barcellona, sia all’andata che al ritorno e la semifinale contro il Milan. Onana ci ha dato grande esperienza e sicurezza, ci ha dato esperienza a livello Europeo che forse ci mancava. Acerbi invece è un giocatore e uomo affidabilissimo ed è importante per noi.

La finale di Champions League è un treno da prendere al volo o magari siete convinti di aprire un ciclo? Sappiamo quanto è difficile a livello europeo arrivare fino in fondo. Dobbiamo sfruttare al massimo questa occasione perché non sappiamo quante altre volte potrà ricapitarci.


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