Vecino e la meraviglia di Barella, altra rimonta Inter: Verona battuto 2 - 1



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9 nov 2019

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Nerazzurri sotto con il rigore di Verre, poi grande reazione spinta dal pubblico di San Siro


MILANO - L'ha spinta tutto il popolo interista. La palla di Nicolò Barella, calciata verso la porta di Silvestri, ha viaggiato per meno di un secondo. Ai 66mila di San Siro sono parsi momenti interminabili, gonfi di attesa, speranza, ammirazione. Una traiettoria perfetta, magica. Da tre punti. In quel momento l'Inter ha rotto l'incantesimo di un match pazzesco. La vittoria per 2-1 sull'Hellas Verona, a San Siro, è stata sudata, ma meritatissima, sacrosanta. Perché i nerazzurri sono andati in svantaggio nel primo tempo, con il rigore di Verre. E da lì si sono gettati in avanti, anima e cuore, con testa, gambe e caparbietà, per svoltare un match a tratti stregato. 38 tiri verso la porta gialloblù: basta questo dato a fotografare la partita della squadra di Conte, che sale ora a 31 punti dopo 12 partite in Serie A TIM.

Il Verona è svelto e dispiega il suo 3-4-3 in cui è la posizione di Verre a determinare profondità, direzione e intensità degli attacchi. A turno sono Salcedo (destro parato), Lazovic e Faraoni (contrastato da Skriniar) a pungere in avanti. L'Inter si affaccia sfruttando la verve degli esterni: Biraghi e Lazaro danno continuità all'azione offensiva dei nerazzurri. Ma è proprio in una ripartenza, studiata ad arte da Juric, che il Verona trova la rete del vantaggio. La fuga di Lazovic in campo aperto trova l'Inter in inferiorità numerica, imbucata per Zaccagni che viene toccato in uscita bassa da Handanovic. Dal dischetto è Verre, al suo primo gol in Serie A, a trovare lo 0-1. 

Il vantaggio dell'Hellas scatena la reazione nerazzurra, con la squadra di Conte che va letteralmente all'arrembaggio, chiudendo il primo tempo con 26 tiri tentati e 17 in porta, un record nei top-5 campionati europei in questa stagione. La pressione dell'Inter è netta e costante, alimentata da tutti gli effettivi. De Vrij è il playmaker: il Verona gli concede campo e l'olandese imbastisce tutte le azioni, conducendo palla fino alla trequarti. Al 25' è clamorosa la doppia occasione per Lukaku, prima fermato da Silvestri sul primo palo e poi vicino al gol con un diagonale rasoterra. Brozovic cambia marcia e si alza quasi a ridosso delle punte, provando più volte la conclusione: al 27' scheggia la traversa. Nei 10' finali del primo tempo le occasioni fioccano: destro di de Vrij da fuori, punizione di Biraghi, ma soprattutto il tocco di Vecino che Silvestri salva sulla riga. 

Si gioca ad una porta sola, un arrembaggio continuo. Se il primo tempo si chiude 0-1 e con l'Inter avanti, la ripresa è un monologo nerazzurro. Sforzo offensivo incredibile dell'Inter, sospinta da un pubblico caldissimo, davvero fantastico. Le occasioni piovono, una dopo l'altra. E le azioni nerazzurre coinvolgono attaccanti, centrocampisti ma anche i difensori, con Skriniar e Bastoni molto alti, alla ricerca della superiorità nella metà campo avversaria. La difesa della squadra di Juric è serrata, va scardinata con la forza, a suon di duelli. Rimpalli e ribattute, deviazioni e sospiri. Più volte l'Inter si avvicina al gol del pari: con Lukaku, Brozovic, Skriniar.

Al 65', finalmente, crolla il muro gialloblù: fantastica giocata di Bastoni, che col sinistro fende il campo a trovare Lazaro. Il cross dell'austriaco è al bacio per l'inserimento di testa di Vecino: gol e 1-1. San Siro è una bolgia. Candreva, da poco entrato, spaventa più volte Silvestri, Bastoni si rende ancora pericoloso e Lukaku non trova la deviazione. Occasioni una dopo l'altra. All'80' Lukaku non sfrutta un uno-contro-uno con Silvestri, ma è solo il preludio al gol di Barella.

Il centrocampista disegna una traiettoria da fuori per la sua prima rete in Serie A con i nerazzurri, battendo Silvestri imparabilmente. Una gioia sfrenata, la sua e quella di tutto il popolo interista. Che poi, compatto, resiste nel tentativo finale di ritorno dell'Hellas. Finisce 2-1, come contro Brescia e Bologna. Ora la sosta per le nazionali, poi si tornerà in campo. #ForzaInter!

INTER-VERONA 2-1

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 19 Lazaro (33 D'Ambrosio 85'), 8 Vecino, 77 Brozovic, 23 Barella​​, 34 Biraghi (87 Candreva 63'); 10 Lautaro (30 Esposito 81'), 9 Lukaku.A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 2 Godin, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 20 Borja Valero, 21 Dimarco, 39 Vergani, 40 Fonseca.Allenatore: Antonio Conte.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): 1 Silvestri; 13 Rrahmani, 21 Gunter, 33 Empereur; 5 Faraoni, 34 Amrabat, 32 Pessina, 88 Lazovic; 20 Zaccagni (66 Tutino 5'), 14 Verre (8 Henderson 63'); 29 Salcedo (9 Stepinski 84').A disposizione: 22 Berardi, 96 Radunovic, 11 Pazzini, 15 Bocchetti, 18 Lucas Felippe, 25 Danzi, 27 Dawidowicz, 30 Wesley, 98 Adjapong.Allenatore: Ivan Juric.

Marcatori: 19' su rig. Verre (V), 65' Vecino (I), 83' Barella (I)Ammoniti: Brozovic (I), Zaccagni (V), Lautaro (I), Barella (I)Recupero: 1' - 5'

Arbitro: Valeri.Assistenti: Bottegoni, Rocca.Quarto Uomo: Di Martino.VAR: Giacomelli.Assistente VAR: Vivenzi.  


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