L'indimenticabile notte di Esposito: il primo gol e l'abbraccio alla mamma



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21 dic 2019

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"Ringrazio tutti, non avevo dormito, non potevo sognare niente di meglio"


MILANO - Ci sono notti che sono indimenticabili, che restano indelebili nella memoria ma soprattutto nel cuore. Sono quelle notti in cui si materializzano tutti i sogni di quando eri bambino, di quando fantasticavi e dicevi: un giorno giocherò a San Siro, con la maglia dell'Inter. E farò gol. Questa è la notte di Sebastiano Esposito. Un primo, piccolo passo, in una carriera appena iniziata, ma che regala a lui e a tutti gli interisti una serata speciale.

Sebastiano, 17 anni e 172 giorni. Castellammare di Stabia, 2 luglio 2002. Da cinque anni in nerazzurro, per la prima volta titolare in prima squadra. Quando Agudelo ha steso Gagliardini, non appena l'arbitro ha assegnato il calcio di rigore, Esposito si è voltato verso Lukaku, le mani giunte, lo sguardo supplicante: 'Posso calciarlo io?'. Lukaku gli ha dato pallone, benestare e fiducia, Sebastiano non l'ha tradita.

Esposito, bucando Radu, altro ragazzo che ha debuttato in Serie A con la maglia nerazzurra, diventa il secondo più giovane marcatore di sempre nella storia dell'Inter in Serie A: davanti a lui solo Mario Corso (17 anni e 97 giorni), dietro di lui Mario Balotelli, Aldo Campatelli e Roberto Cesati.

A fine partita Esposito è corso dalla persona che per lui rappresenta tutto, mamma Flavia. L'ha abbracciata, forte, si sono abbracciati. Senza bisogno di tante parole. Quelle, l'attaccante nerazzurro, le aveva già esaurite, bagnandole con le lacrime, ai microfoni di Inter TV e Sky Sport: "È stata una settimana fantastica, non nego di aver dormito poco pensando a come sarebbe andata questa partita. Ringrazio la squadra, il mister, la società e Romelu, soprattutto per il gol. È una persona fantastica, oltre a essere un giocatore straordinario, mi ha detto di andare convinto sulla palla e fare gol".

"Sono tutte persone fantastiche prima che professionisti. Con Romelu ci siamo trovati subito in sintonia, è una persona fantastica che cerca di aiutarmi sempre, mi ha tranquillizzato dicendomi che sarebbe andato tutto bene e sono contentissimo di aver segnato. Sono contento per la vittoria e per la fiducia che mi ha mostrato il mister ora arriva la parte più difficile è bisogna lavorare sodo. Tutti i sacrifici che ho fatto stanno dando dei frutti, spero di andare avanti su questa strada, perché c'è ancora tanto da fare. Noi lavoriamo tutta la settimana per arrivare alla domenica nel migliore dei modi e vincere tutte le partite, è l mentalità vincente del mister e noi dobbiamo ascoltarlo. L’augurio è lavorare sempre nel migliore dei modi e fare punti, perché la squadra vada avanti il più possibile".


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