Lautaro segna e Handanovic para, ma con l'Atalanta è 1 - 1



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11 gen 2020

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Dopo il gol in avvio di Martinez, gli ospiti pareggiano con Gosens. Nel finale il capitano nerazzurro para un rigore


MILANO - Il corpo disteso, la mano allungata. Guardatela, l'istantanea del minuto 88'. Sembra quella di un supereroe proteso a difesa del proprio fortino. Samir Handanovic al minuto 88 in Inter-Atalanta ha vestito i panni di Superman ed è letteralmente volato a neutralizzare il rigore di Muriel. Ha difeso così la porta dalla possibile vittoria dei bergamaschi, arrembanti nella ripresa di un match iniziato con il gol di Lautaro Martinez e concluso con il sinistro di Borja Valero a sibiliare vicino al palo di Gollini. 1-1, con l'Inter che sale a quota 46, senza rimpianti e recriminazioni: terzo pareggio casalingo, al termine di un match duro e tosto. Ci siamo, sempre.

Intensa, come non poteva essere altrimenti. A ritmi alti, con duelli dal primo minuto. Inter-Atalanta inizia proprio come tutti si aspettavano, a una velocità elevata. Talmente alta che dopo 20 secondi San Siro sospira per un gran palo di Lukaku, in un'azione fermata però da un fuorigioco. Un segnale, però, del livello di aggressività dell'Inter, che azzanna la partita come spesso accaduto in stagione, trovando subito il gol del vantaggio. Neanche a dirlo, grazie a Lautaro Martinez, autentico apriscatole stagionale. Combinazione veloce con Lukaku, uno-due che manda in tilt la difesa di Gasparini, Toloi buca, il Toro trafigge Gollini: 15esimo gol stagionale, il decimo in campionato, il settimo nei primi 30 minuti del match.

L'avvio della squadra di Conte è davvero tosto e dispendioso. L'Atalanta, in più di un'occasione, non riesce a proporre il suo calcio aggressivo, quasi sorpresa dall'arrembante avvio nerazzurro. La squadra di Gasperini propone solo sprazzi, soprattutto sulla destra con Hateboer, mentre affida a Pasalic le incursioni centrali. Gomez e Ilicic restano imbrigliati, mentre l'Inter dà continuità alla sua azione andando diretta sulle punte. I movimenti di Lautaro e Lukaku mettono in grande difficoltà la retroguardia bergamasca. Al 22' Lautaro, dopo l'ennesimo spazio apertogli da Lukaku, inventa un pallonetto sull'uscita di Gollini, con il salvataggio provvidenziale di Palomino. Agli attacchi nerazzurri partecipano tutti gli uomini di Conte: Godin va addirittura al tiro concludendo un bello scambio. Nel finale di tempo la pressione dell'Inter cala dando spazio all'Atalanta che ha, al 39', una colossale occasione per pareggiare: Handanovic è immenso nel respingere il colpo di testa di Toloi, poi una mega-mischia nell'area piccola si traduce in un calcio d'angolo.

Le avvisaglie del calo nerazzurro si materializzano nella ripresa, con l'Atalanta più reattiva e spregiudicata, anche grazie all'ingresso di Malinovskyi, autentica spina per tutta la ripresa. Al 55' l'ucraino scuote il palo alla destra di Handanovic con un grande sinistro, poi è Gosens a spaventare il nostro portiere dopo una grande azione degli ospiti. L'Inter fatica nelle uscite, trova più di rado l'appoggio sulle punte, pur chiudendo con attenzione gli spazi, anche grazie all'ottima prova dei tre centrali. Al 75', però, quasi all'improvviso, l'Atalanta trova il pari con Gosens, bravo a beffare Candreva e Handanovic in area.

Un 1-1 che gela San Siro e dà maggior forza agli ospiti per provare il colpaccio. La partita si apre del tutto, con le squadre più lunghe. Gomez stampa sulla traversa un gran destro, poi cancellato dalla bandierina alzata del guardalinee. Brozovic, inventa un sinistro volante e centrale. Può succedere di tutto, e infatti all'88' l'Atalanta ha la chance per vincere: fallo di Bastoni su Malinovskyi e rigore. Muriel contro Handanovic, destro incrociato e miracolosa parata del capitano nerazzurro. Un intervento fantastico, che ridà fiato ai nerazzurri che nel recupero, con Borja Valero, vanno vicini al gol del 2-1.

L'1-1 finale è forse il risultato giusto, blindato dalla magia di Handanovic. Un punto che porta l'Inter a quota 46, con un pizzico di rammarico per un secondo tempo meno aggressivo del primo ma con la consapevolezza che con l'Atalanta niente era scontato. Con l'aiuto di tutti, da Lautaro ad Handanovic, ancora una volta i ragazzi hanno scaldato i cuori dei 70mila di San Siro.

INTER-ATALANTA  

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 87 Candreva, 5 Gagliardini, 77 Brozovic, 12 Sensi (20 Borja Valero 71'), 34 Biraghi; 9 Lukaku, 10 Lautaro (16 Politano 80').A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 7 Sanchez, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 19 Lazaro, 21 Dimarco, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoumé. Allenatore: Antonio Conte.

ATALANTA (3-4-1-2): 95 Gollini; 2 Toloi, 6 Palomino, 19 Djimsiti; 33 Hateboer, 15 De Roon, 88 Pasalic (9 Muriel 70'), 8 Gosens (21 Castagne 90'); 10 Gomez; 72 Ilicic, 91 Zapata (18 Malinovskyi 53').A disposizione: 31 Rossi, 57 Sportiello, 5 Masiello, 11 Freuler, 17 Piccoli, 20 Da Riva, 55 Okoli, 79 Traore, 87 Heidenreich.Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Marcatori: 4' Lautaro (I), 75' Gosens (A)Ammoniti: Hateboer (A), De Roon (A), Palomino (A), Sensi (I), Godin (I)Note: ammonito Antonio Conte. Samir Handanovic para un rigore a Muriel all'88'Recupero: 1', 4'.

Arbitro: Rocchi.Assistenti: Carbone, Giallatini.Quarto uomo: Doveri.VAR e Assistente VAR: Irrati, Vivenzi.  


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