Skriniar al bacio e grande cuore, l'Inter batte l'Atalanta



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8 mar 2021

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Settima vittoria consecutiva per i nerazzurri, che salgono a quota 62 in campionato


MILANO - Nelle partite, come nelle battaglie, bisogna scegliere le tattiche, gli uomini e i momenti. Bisogna sapere quando e come attaccare, come difendersi, anche asserragliarsi, nel caso. Ci sono momenti in cui si decide che la chiave per conquistare lo scalpo degli avversari può essere una mossa di ingegno o di forza, e c'è anche la consapevolezza che la sofferenza è un'arma necessaria, forse fondamentale, per conquistare metri, campo. Per guadagnare la vittoria. Milan Skriniar è il pretoriano con licenza di attaccare che firma la vittoria sull'Atalanta: 1-0, costruito in un combattimento, pardon, in una mischia nell'area degli ospiti. A partecipare all'azione proprio i tre difensori: de Vrij, Bastoni e infine Skriniar. Letale nel colpire. E poi via, in un lungo respingere i tentativi di avanzata dell'armata di Gasperini. Poco campo guadagnato, quello dell'Atalanta: troppo compatta l'Inter di Conte. Fino al 94'. E anche oltre. Sono sette vittorie di fila, sono 62 punti in campionato. Questa squadra non molla. Mai.

Non è una partita a scacchi, Inter-Atalanta, è molto di più. Un confronto a tutto campo, due filosofie di gioco all'apparenza simili - nel modulo - ma diverse per idee e principi. Atalanta a uomo, sempre e ovunque, Inter che accetta il palleggio degli ospiti, fa densità nella propria metà campo e studia il momento giusto per innescare Lukaku, in ripartenza. Gasperini ordina a Maehle di scalare in avanti su Bastoni, complicando l'uscita di palla nerazzurra. È una partita complicata, come ci si aspettava. E nonostante di fronte ci siano i due migliori attacchi del campionato, per la seconda volta Inter-Atalanta va al riposo sullo 0-0. 

Non è una partita nella quale serve il pallottoliere per contare grandi occasioni da gol. Ma la sfida è tattica e di livello molto alto: l'intensità, le giocate, i duelli, sono tutti al massimo. L'Atalanta lavora per liberare Gosens con Zapata che svaria molto sulla sinistra, duellando con Skriniar. L'Inter è solida e concede poco, davanti invece si appoggia con costanza su Lukaku, spesso spalle alla porta e lontano dall'area. Al 25' il belga viene rimontato all'ultimo da Djimsiti, quando lo specchio della porta era finalmente ad un passo. Le grandi occasioni per l'Atalanta arrivano invece al 40', con due calci d'angolo consecutivi: sul primo Handanovic è straordinario sulla girata di Zapata, sul secondo Brozovic salva sulla linea l'incornata di Djimsiti.

La ripresa si apre con Ilicic al posto di Malinovskyi e, poco dopo, con Eriksen al posto di Vidal. Cambi che in qualche modo cambiano l'equilibrio del match. Lo sloveno diventa il catalizzatore di tutte le azioni offensive dell'Atalanta, Eriksen invece... propizia il gol tanto atteso calciando il corner da cui nasce il vantaggio. Sì, perché l'Inter il gol lo  trova con grande caparbietà: Perisic di testa, lotta in area di de Vrij e Bastoni. È il terzo centrale nerazzurro a completare l'azione: stop e destro nell'angolo di Skriniar, per il suo terzo gol stagionale e per l'1-0 dell'Inter.

Un gol che potrebbe essere immediatamente bissato: Lukaku, come nel primo tempo, prima si spalanca lo spazio per andare nell'uno contro uno con Sportiello, poi viene rimontato, questa volta da Romero. Di fatto, quella del 57' è l'ultima occasione per l'Inter. Da quel momento, infatti, inizia una lunga pressione, costante e di qualità, dell'Atalanta. Inter non remissiva ma guardinga, disposta a soffrire e ad accettare la proposta continua della squadra di Gasperini. Che cambia pedine, mettendo Muriel, Miranchuk e Pasalic, e insiste: cercando soluzioni sia centrali che sulle corsie, mandando quanti più uomini in avanti, come sempre centrali compresi. Nel computo delle occasioni, fino al 94', ci sono però solo un destro largo di Zapata, una conclusione di Muriel parata da Handanovic e una girata larga di Pasalic.

Poi è solo esperienza, determinazione, forza di gruppo, esaltazione nella sofferenza: l'Inter di Conte, l'Inter che lotta e che vince. 

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi (33 D'Ambrosio 85'), 23 Barella, 77 Brozovic (5 Gagliardini 77'), 22 Vidal (24 Eriksen 53'), 14 Perisic (36 Darmian 85'); 9 Lukaku, 10 Lautaro (7 Sanchez 77').A disposizione: 97 Radu, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 15 Young, 99 Pinamonti.Allenatore: Antonio Conte.

ATALANTA (3-4-2-1): 57 Sportiello; 2 Toloi, 17 Romero, 19 Djimsiti (6 Palomino 81'); 3 Maehle, 11 Freuler (88 Pasalic 81'), 15 De Roon, 8 Gosens; 32 Pessina (59 Miranchuk 73'), 18 Malinovskyi (72 Ilicic 46'); 91 Zapata (9 Muriel 70').A disposizione: 31 Rossi, 95 Gollini, 7 Lammers, 13 Caldara, 20 Kovalenko, 40 Ruggeri, 41 Ghislandi.Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Marcatori: 54' Skriniar (I)Ammoniti: Romero (A)Note: ammonito Antonio Conte (I)Recupero: 1' - 4'.

Arbitro: Mariani.Assistenti: Bindoni, Imperiale.Quarto Uomo: Sacchi.VAR: Valeri.Assistente VAR: Ranghetti.


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