Dimarco e Lautaro gol super, ma la Sampdoria ferma l'Inter: 2 - 2



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12 set 2021

7 MIN DI LETTURA

Al Ferraris nerazzurri in vantaggio per due volte, ripresi prima da Yoshida, poi da Augello


GENOVA - Non tutte le domeniche sono perfette. Il sole, il mare, un prato verde e un pallone: gli ingredienti c'erano tutti, al Ferraris, mancava solo la vittoria dell'Inter. Accarezzata per due volte, due volte scostata da una Sampdoria fiera e battagliera. 2-2, primo pareggio stagionale dopo i due successi iniziali. Dimarco, al suo primo gol con l'Inter, aveva aperto il match con una punizione meravigliosa, Lautaro al volo aveva rifissato il vantaggio sul finire di primo tempo. Nella ripresa il pari della Samp, poi tanta battaglia, tanti scontri. Un pari che arriva dopo la sosta per gli impegni delle nazionali e a pochi giorni dal debutto in Champions League contro il Real Madrid. C'è già da guardare avanti.

Il sole estivo che scalda Genova disegna ombre nette sul campo di Marassi: l'incontro delle 12:30 della domenica ha i contorni di un impegno estivo in piena regola, con tanto di cooling-break. Gli impegni internazionali di tanti giocatori nerazzurri non impediscono a Inzaghi di disegnare un 3-5-2 nel quale accanto a Dzeko c'è Lautaro, rientrato venerdì dal Sudamerica. Senza Bastoni, è Dimarco ad agire come difensore di sinistra. Il 4-4-2 classico della Sampdoria prevede uno schema di gara molto chiaro: sfruttare fasce, sovrapposizioni e cross. La prima grande iniziativa del match nasce proprio dalla sinistra, in quello che sarà il tema principale di tutta la produzione offensiva blucerchiata: cross di Augello e colpo di testo alto di Thorsby.

I primi minuti sembrano suggerire un predominio dei padroni di casa, ma l'Inter trova rapidamente misure e geometrie. Chi prende letteralmente il goniometro per disegnare il suo primo gol con la maglia nerazzurra è Federico Dimarco: al 18' di sinistro trova il gol su punizione dal limite con il pallone che si infila precisamente all'incrocio ad una velocità di 106 km/h. Un gol bellissimo ed emozionante per Dimarco, con un passato tutto da interista, sia nel settore giovanile che sugli spalti di San Siro. Il gol dà più vivacità all'Inter, sospinta soprattutto da un Barella in grande spolvero. 

La Samp riesce però a trovare il pari con un po' di fortuna, sugli sviluppi di un corner e di un conseguente batti e ribatti: Yoshida calcia di sinistro, Dzeko interviene e spiazza con un tocco involontario Handanovic. L'Inter sa che il pari è sì frutto di un episodio casuale, ma anche che la Sampdoria non mollerà nemmeno un centimetro. Bisogna aggredire, perciò. Chi lo può fare, se non Nicolò Barella? La sua azione sul finale di tempo è straordinaria: palla rubata e via, corsa verticale nella metà campo avversaria, raddoppio spezzato e assist per l'accorrente Lautaro, liberato dal movimento di Dzeko: il sinistro al volo del Toro è una sentenza.

La ripresa si apre, però, con il gol a freddo della Sampdoria: un 2-2 che si materializza grazie ai due terzini, con il cross di Bereszynski e il sinistro al volo di Augello a battere Handanovic. Una rete che ristabilisce la parità ma non toglie all'Inter la voglia di ributtarsi in avanti, alla caccia del possibile terzo vantaggio. Tra il 51' e il 54' la pressione nerazzurra si fa tambureggiante: prima Perisic per Dzeko, con il pallone troppo lungo; poi Lautaro, fermato al momento del tiro. Infine Calhanoglu, con un destro a botta sicura dal limite che sfiora il palo. Dopo la sfuriata che non produce il gol, l'Inter rallenta leggermente, prima di ritrovare nuove energie con le sostituzioni: Correa e Dumfries, da subito, danno fuoco alle polveri. D'Ambrosio, dall'altra parte, blinda la porta con un grande salvataggio sulla linea.

Le iniziative di Correa non riescono a scardinare la difesa della Samp che anzi trova coraggio con i cross dalla destra e una chiusura tutta in avanti, complice la superiorità numerica: cambi finiti per Inzaghi quando Sensi, subentrato a Calhanoglu, è costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio dopo un contrasto. Nerazzurri in 10 e finale di gara ricco di ammonizioni, interruzioni e di minuti di recupero (7): non c'è da parte dell'Inter la forza di andare all'arrembaggio, c'è la solidità nel respingere gli ultimi tentativi dei padroni di casa.

IL TABELLINO 

SAMPDORIA (4-4-2): 1 Audero; 24 Bereszynski, 22 Yoshida, 15 Colley, 3 Augello (29 Murru 78'); 87 Candreva, 5 Silva (9 Torregrossa 89'), 2 Thorsby, 38 Damsgaard (8 Verre 78'); 10 Caputo, 27 Quagliarella (16 Askildsen 67').A disposizione: 33 Falcone, 4 Chabot, 11 Ciervo, 12 Depaoli, 19 Dragusin, 20 Ihattaren, 25 A.Ferrari, 70 Trimboli.Allenatore: Roberto D'Aversa.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 32 Dimarco (2 Dumfries 68'); 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic (22 Vidal 53'), 20 Calhanoglu (12 Sensi 68'), 14 Perisic (33 D'Ambrosio 53'); 9 Dzeko, 10 Lautaro (19 Correa 62').A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 5 Gagliardini, 7 Sanchez, 8 Vecino, 11 Kolarov, 13 Ranocchia.Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 18' Dimarco (I), 34' Yoshida (S), 44' Lautaro (I), 47' Augello (S)Ammoniti: Brozovic (I), Thorsby (S), Bereszynski (S), Colley (S), Silva (S), Dzeko (I), Correa (I), Vidal (I)Recupero: 2' - 7'.

Arbitro: Daniele Orsato.Assistenti: Peretti, Pagliardini.Quarto Uomo: Baroni.VAR: Nasca.Assistente VAR: Giallatini.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

FINISCE IL MATCH 2-2 tra Inter e Samp

88' INFORTUNIO PER SENSI, INTER IN 10 Esauriti i cambi per Inzaghi: Sensi, dopo un contrasto, non riesce a continuare ed è costretto ad abbandonare il campo. Inter in 10.

74' INCREDIBILE SALVATAGGIO DI D'AMBROSIO SULLA LINEA L'uomo dei salvataggi impossibili: D'Ambrosio sulla linea evita il gol di Damsgaard, che aveva concluso di sinistro in area.

67' CORREA CALCIA ALTO DI SINISTRO Grande discesa di Dumfries, appena entrato, sulla destra, palla a Correa e sinistro alto dell'argentino.

54' CALHANOGLU SFIORA IL PALO Destro a botta sicura di Calhanoglu dal limite dell'area, palla fuori di un soffio.

51' INTER A UN PASSO DAL GOL Perisic si presenta in area, fronteggiato da Augello: la palla al centro per Dzeko è troppo lunga. Poco dopo grande palla di Barella, con Lautaro rimontato al momento del tiro.

47' PAREGGIA LA SAMPDORIA CON AUGELLO La Samp trova subito il pari: Bereszynski scende sulla destra, rientra e crossa sul secondo palo dove Augello irrompe e al volo di sinistro batte Handanovic.

INIZIA IL SECONDO TEMPO Nessun cambio nelle due squadre

FINE PRIMO TEMPO Sampdoria-Inter 1-2

44' GOOOOOOLLLLLLLL DI LAUTARO! 1-2! Strepitoso gol nerazzurro! Barella ruba un pallone e si invola, percorrendo tutto il centrocampo avversario dopo aver spezzato un raddoppio. Pallone di destro al centro per Lautaro, sinistro al volo del Toro e gol stupendo! Inter ancora in vantaggio!

41' SKRINIAR VICINISSIMO AL GOL Corner di Dimarco, Skriniar si libera in area e svetta: colpo di testa potentissimo, palla alta di un soffio con Audero battuto.

34' PAREGGIA LA SAMP CON YOSHIDA 1-1. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo il pallone si impenna dopo un batti e ribatti: Yoshida calcia al volo in maniera non precisa, Dzeko devia il pallone e spiazza Handanovic.

31' DESTRO DI LAUTARO, AUDERO SI SALVA Grande palla nello spazio di Barella, Lautaro va nell'uno contro uno e calcia di destro, Audero vola e devia in corner.

18' GOL DELL'INTER! DIMARCO SU PUNIZIONE! Inter in vantaggio! Lautaro si procura una punizione dal limite: della battuta si incarica Dimarco che di sinistro manda la palla esattamente all'incrocio, sul palo del portiere. Gol meraviglioso, il primo per il difensore con la maglia dell'Inter!

4' SAMP VICINISSIMA AL GOL Thorsby manca un gol da pochi passi! Augello crossa bene dalla sinistra, il norvegese manda alto di testa dall'interno dell'area piccola.

INIZIA IL MATCH Pomeriggio di sole a Marassi, inizia Sampdoria-Inter.

MAROTTA: "ALLESTITA UNA ROSA COMPETITIVA"

Prima del fischio d'inizio di Sampdoria-Inter il CEO Sport nerazzurro Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: "Ogni partita deve essere giocata con la voglia di ottenere il massimo. In questo momento i punti sono importanti, ma soprattutto è importante che il nostro allenatore possa valutare le situazioni all'interno della squadra: oggi, ad esempio, sono tanti i giocatori reduci dagli impegni con le nazionali. Ogni allenatore gestisce il gruppo con la propria personalità, la nostra società sta appoggiando Inzaghi al quale va dato ovviamente un periodo di ambientamento e conoscenza: lui è molto preparato e intelligente. Sul mercato è stato fatto un lavoro prezioso da parte di Ausilio e Baccin: abbiamo innanzitutto messo in sicurezza il club e ci siamo riusciti, poi per essere competitivi abbiamo allestito una rosa importante per quelle che erano le nostre esigenze".


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