Piero Ausilio a ‘23’: “Lavoro e perseveranza: tutti uniti verso nuovi traguardi”



Società

16 dic 2021

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Le parole del Direttore Sportivo nerazzurro alla trasmissione di Sky Sport


MILANO – Il Direttore Sportivo dell’Inter Piero Ausilio è stato ospite di ‘23’, la trasmissione di approfondimento sportivo di Sky Sport.

"Il momento positivo dell'Inter è possibile grazie alla perseveranza e al lavoro. In questa società tutte le persone credono nel progetto e si tratta di un progetto che parte da lontano: dal 2016, con l'avvento di Suning, è stato un crescendo in tutti gli aspetti. Ci sono state tante persone che hanno contribuito al nostro percorso. Oggi abbiamo un bravo architetto di design, Inzaghi: si sta occupando degli interni di questa bellissima casa che stiamo costruendo da diverso tempo".

Ausilio ha tratteggiato l’estate nerazzurra, arrivata dopo lo Scudetto: "La gestione della scorsa estate non è una cosa scontata: la partenza di Lukaku non era prevista. Eravamo pronti all'opportunità di cedere Hakimi, non alla richiesta di Romelu di essere ceduto. Siamo stati bravi perché non ci siamo persi d'animo: con forza, capacità e fantasia abbiamo acquistato Dzeko e Correa, operazioni ottime. Abbiamo colto l'occasione di Inzaghi, ci siamo fatti trovare pronti con Calhanoglu, abbiamo completato benissimo la squadra con l'arrivo di Dumfries".

Sulla panchina nerazzurra, in estate, è arrivato Simone Inzaghi: “La trattativa è stata molto veloce. Siamo stati bravi a chiudere in poco tempo, convincendo il mister con le idee e con il progetto. Perdere un allenatore come Conte e tre giocatori come Hakimi, Lukaku ed Eriksen è un colpo duro per chiunque, non lo è stato per noi. Inzaghi sta lavorando su una struttura già esistente. Sta lavorando sul bello: dà qualità, c'è più fantasia. Lo si nota nell'espressione della squadra, che ha una struttura davvero forte, basti guardare alla difesa, molto ben impostata. Inzaghi fa del dialogo, della semplicità e della trasparenza i suoi punti di forza: tutti gli vogliono bene, in campo si vede”.

“L'Inter vuole fare della stabilità e della continuità del progetto la propria missione – ha aggiunto Ausilio -. Suning ci ha sempre sostenuto, ha investito tantissimo e vuole continuare a vincere. Questo però deve essere coniugato con una stabilità economica e finanziaria che i tempi attuali necessariamente richiedono. Il management è in continuo contatto con la proprietà, tutta la squadra e tutte le persone che lavorano all’Inter sentono la vicinanza. Ovviamente non possiamo solo pensare ad acquistare nuovi calciatori, le cose vanno compensate mantenendo la qualità alta, col giusto mix tra sacrifici e giusti investimenti”.

Il Direttore Sportivo ha quindi analizzato più nel dettaglio le dinamiche sportive della Prima Squadra: “Il gruppo attuale è competitivo. Il mercato in entrata potrebbe aprirsi solo se qualche giocatore di quelli meno utilizzati venisse da noi a chiederci di essere ceduto. Però questo non è successo, sono tutti felici di rimanere. Solo in quel caso penseremo a come completare la squadra. Il numero attuale dei giocatori in rosa è perfetto”.

L’analisi è anche sul momento generale del calciomercato, a livello europeo e mondiale: “È doveroso accettare la presenza dei parametri zero sul mercato: sono situazioni con cui è necessario conviverci, se si tratta di calciatori all’interno della tua rosa. Allo stesso tempo, puoi trovare sul mercato delle opportunità. Ogni situazione è differente. Noi siamo contenti di tutti i nostri giocatori. Abbiamo rinnovato con Bastoni, Barella e Lautaro che sono asset importanti per il valore sul mercato e per la loro età. E, soprattutto, perché volevamo dar loro un riconoscimento per il lavoro di questi anni. Ora stiamo discutendo con gli altri componenti della squadra”.

“Attualmente abbiamo un attacco forte e completo, composto da quattro giocatori, tutti nazionali e tutti fortissimi. Due giocano, due stanno in panchina ed entrano e tutte le volte per l’allenatore è difficile scegliere i migliori perché abbiamo dei giocatori che non so quante squadre si possono permettere. C’è anche un giovane fortissimo che è Satriano. È normale che come sempre guardiamo se c’è qualche opportunità però abbiamo Satriano in casa, Mulattieri fuori che sta facendo molto bene a Crotone e nell’Under 21, c’è Pinamonti, anche lui sta facendo bene. La scorsa estate avevamo avuto un contatto per Marcus Thuram: era stata una delle opportunità su cui stavamo lavorando, poi l’infortunio ha tolto questa possibilità. Non era l’unica, infatti di lì a poco abbiamo chiuso con altri giocatori”.

Infine una considerazione sul sistema calcio italiano: “Sicuramente il nostro sistema deve crescere, dobbiamo pensare a come far aumentare i ricavi, ad avere un concetto di gruppo. Il sistema italiano necessita un passo in avanti e deve arrivare in maniera collettiva. Il termine transizione è forte perché quello italiano resta un campionato importante, in alcune cose siamo ancora i più bravi: l’organizzazione tattica, la qualità dei nostri allenatori, le capacità che riusciamo ad avere anche nelle difficoltà lavorando e portando avanti i progetti, anche in questo siamo bravi”.


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