Cade l'Inter, il Sassuolo vince a San Siro 2 - 0



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20 feb 2022
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Decidono il match i gol nel primo tempo di Raspadori e Scamacca. Tante occasioni per i nerazzurri, imprecisi in zona gol


MILANO - Certe serate nascono storte e non c'è verso di raddrizzarle. Non bastano il cuore, il coraggio. Non basta ricordare quei meravigliosi 70' giocati con il Liverpool quattro giorni fa. Non bastano 29 tiri in porta (dal 2004/2005 solo una volta, nel 2012 contro il Novara, l'Inter aveva calciato tanto perdendo il match). Il calcio è crudele e regala sempre una faccia diversa. Se mercoledì i nerazzurri avevano praticamente dominato contro una delle migliori squadre al mondo, ecco che in una tiepida domenica di febbraio cadono di nuovo, sotto i colpi di un Sassuolo bello e libero da pensieri. Quelli che aveva l'Inter, invece: spenta nel primo tempo, frenetica nel secondo.

Raspadori all'8', Scamacca al 26': le firme su un match nevrotico, scappato dalle mani fin dall'inizio e mai ripreso. Come se la partita fosse scivolata via, strattone dopo strattone, nonostante una grande generosità nella ripresa. Imprecisioni, precipitazione, un po' di fretta: l'Inter ha fallito tante occasioni e il Sassuolo ha anche rischiato più volte di calare il tris.

Le vibrazioni e l'amarezza del finale della sfida con il Liverpool si sommano all'importanza della posta in palio al Meazza: la sfida con il Sassuolo rappresenta un importante crocevia per l'Inter, nell'ennesimo incontro ravvicinato in questo febbraio rovente. Non ci sono Bastoni e Brozovic, squalificati, oltre agli indisponibili Correa, Gosens e Vecino. Inzaghi sceglie Dimarco in difesa, Barella in regia con Gagliardini a centrocampo, Sanchez con Lautaro davanti. Dionisi non snatura il suo Sassuolo a trazione anteriore: 4-2-3-1 con Traoré-Raspadori-Berardi a supportare il mobilissimo Scamacca.

Il pubblico di San Siro canta e sostiene ma capisce che la serata sarà difficile già dopo 45 secondi, in uno schema-partita che si riproporrà, in continuazione, senza che i nerazzurri riescano a metterci una pezza. Palla persa a centrocampo e imbucata centrale per Traoré, devastante per tutti i primi 90' nell'affondare nella metà campo nerazzurra, spesso fronte alla difesa e con i centrocampisti a rincorrere. All'ottavo il Sassuolo è già avanti: palla rubata a Calhanoglu e subito trasformata in azione d'attacco, con Berardi che attiva Raspadori, lesto a concludere di destro. Il tiro è secco e centrale, Handanovic non riesce a intervenire.

Lo svantaggio non spegne la carica del popolo nerazzurro che sospinge la squadra, mai così timida nel cercare la porta avversaria. Consigli anticipa Lautaro, poi guarda il sinistro di Calhanoglu spegnersi sul fondo. Sono segnali di ripresa, subito spazzati via da un raddoppio che fotografa bene il primo tempo dell'Inter: cross dalla sinistra di Traoré, difesa nerazzurra piazzata che non interviene, Perisic si ferma credendo nel fuorigioco di Scamacca il quale, in posizione regolare, fa 0-2 di testa, con il pallone che sbatte sul palo lontano e finisce in porta.

Passivo pesante e da raddrizzare, con una reazione più di nervi che ragionata. Consigli poi inizia il suo solito show contro i nerazzurri, disinnescando il colpo di testa di Skriniar e il destro di Gagliardini. Non è solo Inter, però: la traversa di Berardi spiega alla squadra di Inzaghi che non potrà solo badare all'attacco.

Rabbia per un primo tempo non da Inter, consapevolezza dell'importanza del match, il sostegno dei tifosi, la volontà di non lasciare nemmeno una stilla di energia. L'Inter si butta nella ripresa a testa bassa e carica. Un po' alla cieca, a dire il vero. Una pressione generosissima, tantissimo impegno, ma un po' di confusione. Le occasioni piovono, certo, e Consigli rinnova la sua fama di anti-Inter con parate che sigillano il match.

Dzeko e Dumfries sono le mosse per dare vivacità ed è proprio Edin, in più occasioni, a risultare pericoloso. Di sinistro viene chiuso sul più bello, di testa trova Consigli, poi è poco lucido in una facile deviazione da due passi. Un assedio, senza squilli positivi. Frustrante, perché il Sassuolo conserva il doppio vantaggio e può anche ripartire, quando riesce, negli ampi spazi aperti. 

Quando Lautaro al 72' da due passi, dopo un batti e ribatti, manda fuori praticamente a porta vuota da dentro l'area piccola, il pubblico di San Siro capisce che la serata non si raddrizzerà. Il Sassuolo anche, lo capisce, e prova a calare il tris con Raspadori e Berardi, in un finale senza schemi, pieno di errori, contrasti, ribattute, salvataggi. Anche il gol del 94' nel finale di De Vrij, di testa, viene annullato per un tocco di mano di Dimarco ravvisato dopo la on-field-review. Il segno finale di un match da dimenticare.

Non c'è miracolo, non c'è redenzione a quel primo tempo così sbagliato. L'Inter rimanda l'appuntamento con la vittoria in Serie A che manca da quasi un mese, resta a quota 54 e dovrà necessariamente rimettere insieme i pezzi in vista della trasferta sul campo del Genoa, venerdì.

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 32 Dimarco; 36 Darmian (2 Dumfries 46'), 5 Gagliardini (9 Dzeko 46'), 23 Barella, 20 Calhanoglu (22 Vidal 78'), 14 Perisic (33 D'Ambrosio 78'); 10 Lautaro, 7 Sanchez.A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 11 Kolarov, 13 Ranocchia, 22 Vidal, 33 D'Ambrosio, 38 Sangalli, 42 Casadei, 47 Carboni, 88 Caicedo.Allenatore: Simone Inzaghi. 

SASSUOLO (4-2-3-1): 47 Consigli; 17 Muldur, 5 Ayhan (44 Ruan 46'), 21 Chiriches, 77 Kyriakopulos; 16 Frattesi (97 Matheus Henrique 70'), 8 Maxime Lopez; 25 Berardi, 18 Raspadori, 23 Traoré ( 20 Harroui 78'); 91 Scamacca (92 Defrel 70'). A disposizione: 24 Satalino, 56 Pegolo, 4 Magnanelli, 6 Rogerio, 7 Oddei, 11 Ciervo, 13 Peluso, 15 Ceide.Allenatore: Alessio Dionisi.

Marcatori: 8' Raspadori (S), 26' Scamacca (S).Ammoniti: Raspadori (S), Muldur (S), D'Ambrosio (I)Recupero: 1' - 7'.

Arbitro: Fourneau.Assistenti: Mondin, De Meo.Quarto Uomo: Camplone.VAR: Valeri.Assistenti VAR: Longo.


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