Brozovic e Lautaro, poi Sanchez nel finale: l'Inter batte lo Spezia 3 - 1



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15 apr 2022

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Per i nerazzurri terzo successo consecutivo: la squadra di Inzaghi sale a 69 in classifica


LA SPEZIA - Un insegnamento, un augurio e tre punti. Un pomeriggio quasi estivo, il mare, la Pasqua alle porte: non aria di vacanza, però, ma aria di un grande appuntamento da non sbagliare. E che non viene sbagliato. Un passo dopo l'altro. L'Inter c'è: vince 3-1 a Spezia, controllando il match ma passando anche qualche minuto di sofferenza, di fronte a una squadra capace di pungere, più volte, a ripetizione. La concentrazione però è stata sempre alta, la bravura nel colpire nei momenti giusti ha fatto il resto. Brozovic ha disegnato un gol stupendo, poi il match lo hanno chiuso Lautaro e Sanchez, entrati al 60' e bravissimi a mettere in difficoltà la retroguardia di casa. Il gol di Maggiore all'88' ha messo tanto pepe in un finale di gara che sembrava scontato. Non ha sbandato, l'Inter di Inzaghi. Tre punti e quota 69.

L'entusiasmo per le due ultime vittorie, la consapevolezza della posta in palio. Un passo alla volta, un avversario dopo l'altro. Con un derby di coppa lontano solo tre giorni, con tanti tifosi al seguito in questo venerdì che precede la Pasqua. Basta ripensare a Spezia-Inter della passata stagione, al pari al Picco, per capire che questa è partita ricca, ricchissima di insidie. Anche perché la squadra di Thiago Motta vive sulle ali di un periodo che l'ha tirata fuori, quasi definitivamente, dalla lotta salvezza.

Che il match sia complicato, al Picco, lo si capisce già al minuto 5 quando Gyasi si presenta solo davanti ad Handanovic, bravissimo in uscita a sbarrargli la strada. Non c'è spazio per ingranare, bisogna subito essere a tutta. L'Inter non ha una velocità travolgente ma pian piano prende campo. Lo fa, ma è complicato perché gli spazi sono stretti e intasati. C'è D'Ambrosio però che prova a sparigliare l'equilibrio, avventurandosi in avanti. La sua sponda per Dzeko, al minuto 12, propizia il palo del bosniaco. Ma sarà una prova generale.

Prima del gol del vantaggio nerazzurro, infatti, l'Inter ci prova dalla distanza, con Calhanoglu, senza trovare fortuna. C'è anche da soffrire, con lo Spezia molto presente e persistente, nell'area nerazzurra. Ma al 31' il gol quasi liberatorio: lo inventa Brozovic, pensandolo e realizzandolo. Alza una parabola verso l'area dove trova appunto D'Ambrosio: sponda aerea ed ecco subito Brozovic, a seguire l'azione. Palla che rimbalza, sinistro fulminante, palla all'incrocio.

Una rete bellissima, che aiuta l'Inter a essere più leggera. Correa sale in cattedra e si procura ottime chance: al 39' per due volte viene murato in area. Sono più fluide le manovre nerazzurre: le incursioni di Perisic anche centrali e la bravura di sfruttare entrambe le fasce mettono in difficoltà la squadra di casa.

L'avvio dello Spezia nella ripresa è veloce, feroce, brillante. Ha tutte le qualità che porta l'ingresso di Agudelo, la freccia che più volte, in stagione, ha aumentato la pericolosità dello Spezia. Prende e scappa, sulla destra e contribuisce a dei minuti di vera e propria difficoltà per l'Inter. Occasioni pericolose, campanelli d'allarme ripetuti. Poi però, quando l'Inter si affaccia dall'altra parte, sa di poter far male.

Il difetto, mentre la spinta dello Spezia si affievolisce, è quello di tenere in partita la squadra avversaria. Barella, il più attivo a centrocampo, si propone più volte al tiro: lo fa sfruttando i movimenti di Dzeko, che attira i difensori lasciando spazio ai compagni. Al 60' gli allenatori decidono di cambiare: Inzaghi sostituisce Dzeko e Correa, inserendo Sanchez e Lautaro. Motta inserisce Nzola ma presto si ritrova senza il suo attaccante: l'arbitro lo costringe fuori dal campo per togliere un orecchino, operazione che non riesce e così, a 10' dal suo ingresso, Nzola lascia spazio ad Antiste.

Un evento bizzarro che prosciuga lo Spezia delle energie mentali necessarie per battagliare. I colpi dell'Inter invece crescono: Sanchez e Lautaro sono vivacissimi. Il Toro si scatena: sfiora due volte il gol, poi al 73' lo trova, con un guizzo bello e importantissimo. Perisic lavora una palla sulla sinsitra ma invece di puntare il fondo rientra e mette un cross teso di destro sul quale Lautaro si avventa: un tocco volante, d'esterno, che spedisce il pallone in fondo al sacco, nell'angolino lontano.

Il 2-0 è una mazzata troppo pesante per lo Spezia: Darmian, Vidal e De Vrij compattano la squadra nerazzurra in un finale in cui sembra tutto scorrere naturale verso il 90'. Ma il calcio non è mai scontato. Lo Spezia, poi, è  una squadra che dimostra tutta la sua bravura. Al minuto 88 ecco che la partita si riapre: merito di Maggiore, che segna un eurogol dalla distanza e riapre il match. Non c'è tempo di aver paura, bisogna rimboccarsi le maniche e ributtarsi testa, cuore e gambe nel match.

Lautaro e Sanchez allora tornano in cattedra e proprio al 94' il Toro serve ad Alexis il comodo pallone del 3-1. Quello che chiude il match e sigilla i tre punti.

IL TABELLINO

SPEZIA (4-3-3): 94 Provedel; 27 Amian, 28 Erlic, 43 Nikolaou, 13 Reca (21 Ferrer 37'); 25 Maggiore, 14 Kwior, 20 Bastoni (10 Verde 60'); 8 Kovalenko (33 Agudelo 46'), 11 Gyasi, 9 Manaj (18 Nzola 60'; 22 Antiste 70').A disposizione: 1 Zoet, 40 Zovko, 7 Sala, 15 Hristov, 39 Nguiamba, 77 Bertola.Allenatore: Thiago Motta.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio, 37 Skriniar, 95 Bastoni (6 De Vrij 82'); 2 Dumfries (36 Darmian 75'), 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu (22 Vidal 75'), 14 Perisic; 9 Dzeko (10 Lautaro 60'), 19 Correa (7 Sanchez 60').A disposizione: 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 18 Gosens, 32 Dimarco, 88 Caicedo.Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 31' Brozovic (I), 73' Lautaro (I), 88' Maggiore (S), 94' Sanchez (I)Ammoniti: S. Bastoni (S), Nikolaou (S)Recupero: 2' - 4'.

Arbitro: Maresca.Assistenti: Baccini, Lombardi.Quarto Uomo: GhersiniVAR: Banti.Assistente VAR: Costanzo.


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