Inter Calling con Berti, Brehme e Serena



Legends

8 mag 2020

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Tre protagonisti dell'Inter dei Record riuniti per una chiacchierata a forti tinte nerazzurre


MILANO – Tre grandissimi giocatori della squadra che ha conquistato lo Scudetto dei Record: Andy Brehme, Nicola Berti e Aldo Serena sono i protagonisti della puntata di Inter Calling di oggi. Una reunion che ha dato vita ad una serie di storie e aneddoti su una squadra storica:

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Berti:Noi eravamo la spina dorsale di quella squadra, chi iniziava, chi finalizzava e chi creava, le tre pedine fondamentali di quella cavalcata dei record. La nostra era una squadra unita, eravamo amici e ci frequentavamo anche fuori dal campo, eravamo affiatati e ci divertivamo, anche questo è stato il segreto di quell’Inter”.

Brehme: “Tutti i giocatori di quella squadra erano importantissimi, il nostro era uno spogliatoio eccezionale”.

Serena: “Dopo aver vinto 3-1 ad Ascoli alla seconda giornata eravamo sotto con il Pisa, all’intervallo eravamo un po’ preoccupati, ma avevamo giocato bene e io pensai che se avessimo giocato così avremmo vinto lo scudetto. L’arrivo di Andy e Lothar aveva dato una forza fisica incredibile a centrocampo, Brehme per me era sempre stato un regista spostato a sinistra, quando gli arrivava la palla non la perdeva mai e di destro e sinistro poteva fare gioco corto, lungo, cambiare gioco, poi c’erano i ragazzi giovani come Bianchi e Nicola con Ramon Diaz, avevamo tutti caratteristiche diverse. Brehme con destro e sinistro da 50 metri poteva colpire una moneta, era perfetto”.

Brehme: “Per me il piede era uguale, l’importante era segnare”.

Diverse le azioni e le partite simbolo di quell’Inter:

Berti: “Il derby giocato 3 giorni dopo l’eliminazione con il Bayern fa capire la forza di quella squadra che si è rialzata subito”

Serena: "Quella è una delle azioni più belle in cui sono andato in gol. In quella formazione c’era una difesa fortissima ma anche un metronomo a centrocampo che era Matteoli e lui iniziò proprio quell’azione dialogando con me e poi dando la palla a Bergomi in profondità, aveva un’ottima visione di gioco e tecnica".

A capo di quel gruppo mister Trapattoni:

Serena: “Trapattoni è uno degli allenatori a cui sono più legato, era uno “psicologo”, metteva al primo posto la persona e il gruppo e sapeva bastonarti e rincuorarti al momento giusto”.

Brehme: “Il Trap è stato uno dei migliori allenatori della mia carriera, una persona buona con un carattere eccezionale”.

Uno dei segreti di quella cavalcata è il legame tra i giocatori:

Serena: “Con Andy avevo un rapporto istintivo e immediato e un’intesa spontanea in campo, all’inizio invece Nicola mi dava quasi fastidio, troppo esuberante, però poi ho visto le sue qualità uniche e siamo entrati in simbiosi”

Brehme: “Aldo era un giocatore fortissimo di testa, uno dei più forti che ho conosciuto, Nicola era fortissimo e veloce ma facevamo il torello era sempre in mezzo!”.


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