Thuram, il gol da Oscar è un déjà vu: "Se continui a vincere succedono cose belle"
Squadra
— 11 mar 2025In gol all'andata e al ritorno, MVP e imprendibile nella sfida di San Siro: Marcus Thuram racconta Inter-Feyenoord, al termine del quale ha abbracciato il regista americano Spike Lee
Ottavo minuto di Inter-Feyenoord: quando Marcus Thuram ha ricevuto palla all'altezza del vertice sinistro dell'area tutti i tifosi nerazzurri, a San Siro e a casa, hanno avuto la sensazione di tornare indietro nel tempo, come se tutti conoscessero già il finale dell'azione. La mente e il cuore vanno inevitabilmente al 16 settembre 2023, a un derby vinto 5-1 e a un gol straordinario di Thuram, che di destro trova l'incrocio dei pali lontano e segna il 2-0. Stasera contro il Feyenoord, Tikus ha sbloccato la gara con una conclusione molto simile, dopo essersi liberato del suo marcatore: il finale è stato identico. Un gol incredibile, che corona una prestazione fatta di giocate di classe, tecnica e velocità: un match meraviglioso quello di Thuram, nominato MVP della UEFA al termine del match.
Il premio gli viene consegnato sul terreno di gioco, e poi lo condivide con chi i premi importanti è abituato a riceverli: Spike Lee, il regista americano ospite a San Siro, due volte premio Oscar (Oscar onorario nel 2016, Oscar alla miglior sceneggiatura non originale nel 2019). Marcus Thuram e Spike Lee, a bordocampo a San Siro, con il premio di MVP del centravanti nerazzurro: una notte da film.
“Abbiamo fatto una buona partita e siamo passati ai quarti: è una bella cosa. La caviglia mi dà un po' di fastidio da un mese, ci sto giocando sopra: a volte mi fa un po' male, a volte va meglio, ma non sono al 100%. Tutte le squadre sono battibili: con il Bayern sarà difficile, ma vedremo. Ho detto a Spike Lee che io devo andare al Madison Squadre Garden adesso che lui è venuto a San Siro, è un idolo e una grande persona, sono felice di averlo incontrato stasera. Quando sei all'Inter giochi ogni partita per vincere e se le vinci tutte a fine anno succedono cose belle: non è questione di crederci o meno”
Marcus Thuram