Chivu: "Orgoglioso del coraggio e della personalità del gruppo”
Squadra
— 2 ore faSi chiude in semifinale il cammino dell'Inter nella Supercoppa Italiana 2025/26, il Bologna passa ai rigori: le parole dell'allenatore nerazzurro al termine della partita all'Al-Awwal Park Stadium di Riyadh
La Supercoppa dell’Inter si ferma contro il Bologna in una serata iniziata con l'esultanza di Thuram a due minuti dal fischio d'inizio dopo un gol bellissimo, proseguita con il pari di Orsolini e chiusa con un risultato amaro arrivato dopo la sequenza dei rigori. Il commento di Cristian Chivu al termine del match all'Al-Awwal Park Stadium di Riyadh:
“Per me i calci di rigore sono una lotteria. A me basta il coraggio e la personalità di alzare il braccio e dire: “Io vado a batterlo”. È una cosa che non si può davvero allenare: l’emozione che ti dà un rigore in partita non è replicabile durante la settimana. Mi prendo però il coraggio e la personalità di questi campioni, che oggi hanno fatto una grande gara, soprattutto nel secondo tempo, dove abbiamo messo qualità, intensità e tante cose che voglio vedere sempre dalla mia squadra. Mi preoccupo di quello che dobbiamo fare, di quello che dobbiamo imparare, di come crescere e migliorare. Questo è il compito di un allenatore. Nel bene e nel male si va avanti sempre a testa alta: si può sbagliare, come sbagliamo noi, si può sbagliare ovunque. Non ho rimpianti e non ho nulla da recriminare a nessuno. Si va avanti. Subito dopo il gol abbiamo sofferto la pressione che loro ci hanno messo e abbiamo avuto difficoltà nel trovare le vie di uscita. Ci siamo appoggiati a volte alle punte, ma da sotto è arrivato poco e abbiamo attaccato poco la profondità. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio: abbiamo preso il dominio del campo, siamo riusciti a giocare molto di più nella loro metà campo, a metterli in difficoltà e a creare diverse situazioni. Purtroppo il calcio è così: se non fai gol nelle occasioni che crei, si arriva ai rigori, che restano una lotteria. Questa era l’ottava gara in venti giorni e Lautaro le ha giocate tutte. Anche lui ha bisogno di riposo, perché ci aspetta un gennaio pieno di impegni, con partite ogni tre giorni, dove serve energia, gamba e bisogna essere al 100%. Non possiamo permetterci di perdere giocatori per strada. Lo stesso discorso vale per Akanji e per Calhanoglu. Non è una lamentela, ma gestione di un gruppo che in questi mesi ha sempre dimostrato di essere all’altezza di tutte le competizioni affrontate. Io ho 25 giocatori, compresi i portieri, che meritano tutti di giocare. Sono tutti grandi campioni e hanno bisogno di fiducia, di sentirsi protagonisti e di sostenere la causa. Questa squadra ha grandi ambizioni e, in una stagione lunga e piena di partite, c’è bisogno di tutti. L'Inter è consapevole del fatto che bisogna provarci: quando arrivano sconfitte così cadi e piangi, poi provi a rialzarti ma bisogna rimanere consapevoli di ciò che si è e di quello che si fa. Se si vuole diventare grandi bisogna fare così e questi ragazzi hanno sempre saputo farlo nel corso degli anni, uscendo dalla zona di comfort, ma ho una squadra di grandi uomini e grandi campioni che sanno osare. ”
Cristian Chivu