Chivu: "Volevo una reazione, ho visto una squadra consapevole"
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— 29 ott 2025Le parole del tecnico nerazzurro dopo la vittoria per 3-0 contro la Fiorentina
Una vittoria voluta e meritata: l'Inter vince 3-0 contro la Fiorentina nella nona giornata di Serie A. Succede tutto nella ripresa con la doppietta di Calhanolgu e la rete straordinaria di Sucic. I nerazzurri restano al terzo posto con 18 punti, a pari merito con il Milan. Il commento post match di Cristian Chivu:
“Era importante vincere e reagire dopo la sconfitta di Napoli. Dovevamo dare un segnale e continuare il nostro cammino. È stata una buona prestazione, di grande maturità, con la capacità di destabilizzare la loro organizzazione. Nel primo tempo siamo stati un po’ leziosi e poco cattivi, ma nella ripresa siamo riusciti a sbloccarla.Una squadra come l'Inter ha l'obbligo e il dovere di superare momenti di difficoltà per portare avanti il sogno, l'obiettivo e il valore. Oggi non era semplice, la Fiorentina è organizzata e si è messa sotto la linea della palla per colpire in contropiede. Negli ultimi 20 metri nel primo tempo non siamo stati precisi, ma nella ripresa abbiamo aggiunto in concretezza e determinazione, abbiamo sbloccato con un tiro da fuori che nel primo tempo non avevamo mai provato. Dopo il raddoppio è stato più semplice. Sono felice per Sucic perché è un centrocampista completo, con un motore importante e che può fare ogni ruolo: ero contento perché in area ha lucidità e finalmente l'ha fatto vedere, siamo tutti felici per lui. La risposta che pretendevo all’intervallo l’ho vista. La squadra aveva la gamba giusta, e a volte un allenatore deve capire dove intervenire. Ho ritenuto non fosse necessario cambiare subito nel secondo tempo: abbiamo sbloccato la gara con pazienza, e sono letture che fanno la differenza.Abbiamo avuto pazienza oggi, abbiamo capito che le energie bisogna tenerle al massimo e avere lucidità per capire l'avversario, poi alla fine tutto ti premia: è venuta fuori una seconda partita nella partita e abbiamo trovato più spazio. È giusto far giocare i giovani e premiarli, ma bisogna essere attenti sul come e con chi metterli in campo: abbiamo una squadra piena di qualità ed esperienza che danno una mano a questi giovani, anche in settimana perché sono fondamentali per loro. Sono contento per la prestazione di Bisseck, per le sue qualità e il mio modo di vedere ho pensato fin dall'inizio che potesse fare il centrale: oggi l'ho riproposto dopo il secondo tempo in Belgio contro un giocatore come Kean, che è forte e poteva metterlo in difficoltà, ma ha fatto bene. Gli avevo detto che nel dubbio non doveva giocare sull'anticipo, era meglio difendere la profondità con la palla scoperta: la propositività e il coraggio di tenere la linea alta ce l'ha, per il resto toccherà a me e il mio staff. Io ero un difensore ma non veloce come lui, però so qualcosa del ruolo e posso far capire certe cose. La qualità di Hakan non si discute: per anni è stato tra i migliori nel suo ruolo. Aveva bisogno di superare alcune difficoltà, ma ora stiamo cogliendo i frutti di un centrocampista completo, con una leadership naturale. Siamo molto contenti delle sue prestazioni. Sono pienamente dentro questo progetto e, insieme a tutti, sto cercando di completare ciò che ancora manca a questo gruppo, mentalmente e fisicamente. Siamo obbligati a farlo e a migliorare ogni giorno. All’inizio della stagione ero preoccupato per questa avventura, ma piano piano, sto iniziando a divertirmi. ”
Cristian Chivu