L'Inter premiata al Gran Galà del Calcio 2025
Squadra
— 1 dic 2025Assegnati i riconoscimenti relativi alla stagione 2024/25 nell’appuntamento organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori
Serata di premi per l’Inter al Gran Gala del Calcio AIC, l’evento di consegna dei riconoscimenti dell’Associazione Italiana Calciatori relativi alla stagione calcistica 2024/25. L’appuntamento giunto alla sua tredicesima edizione, si è tenuto nella cornice dello Spazio Antologico – East End Studios di Milano, in una serata di sport e spettacolo alla presenza delle massime autorità del calcio. Cinque i nerazzurri inseriti nella top-11 2024/2025: Alessandro Bastoni, Denzel Dumfries, Federico Dimarco, Nicolò Barella e Lautaro Martinez. Presente alla cerimonia anche Piero Ausilio, Chief Sport Officier, che ha rappresentato il Club nerazzurro.
“Chivu ha iniziato con noi nel settore giovanile, poi ha guidato la Primavera, quindi sicuramente non siamo sorpresi da ciò che sta dimostrando come uomo, professionista e allenatore. I valori che oggi stanno conoscendo tutti, noi dirigenti li conoscevamo già: per noi non sono una sorpresa. Qui oggi è stata premiata la miglior difesa dello scorso. C’è tanta Inter, ed è motivo di grande orgoglio. In questi mesi c’è stata anche la crescita di Pio Esposito, questa squadra è forte e competitiva.”
Piero Ausilio, Chief Sport Officer Inter
“Ho esultato così perché fare gol è sempre qualcosa di speciale: per un attaccante è fondamentale. Arrivavamo da due sconfitte e la partita di ieri era importantissima per i tre punti, per la classifica e per il nostro percorso. Il Pisa ci ha messo in difficoltà con pressione e fisicità, ma era una gara da vincere e l’abbiamo fatto. La prestazione c’è sempre, così come il buon gioco e la disponibilità a fare ciò che chiede il mister. Però dentro la partita bisogna essere intelligenti a cambiare, fare lo “switch” quando serve. Ogni gara si sviluppa in modo diverso e dobbiamo essere bravi ad adattarci. Ho un rapporto bellissimo con Chivu. Parliamo tutti i giorni, mi abbraccia spesso… anche troppo: ricevo più abbracci da lui che da mia moglie. È il suo modo di essere, ed è bello perché lui conosce ciò che viviamo nello spogliatoio. È arrivato nel momento in cui avevamo bisogno di un allenatore così: che dà fiducia, libertà, ma allo stesso tempo ti ricorda il tuo valore. Sono contento di come ha iniziato questa avventura. Il gruppo viene sempre prima di tutto. Abbiamo un rapporto sano e bello, e questo rende il gruppo forte. Solo così si superano i momenti difficili e si raggiungono gli obiettivi. Ogni anno l’Inter deve puntare ad arrivare fino in fondo: per farlo, il gruppo è fondamentale. Con Chivu abbiamo aggiunto una pressione più alta, più forte, cercando di recuperare la palla subito. È un aspetto su cui lavoriamo ogni giorno e che ci sta portando benefici in questo inizio di stagione.”
Lautaro Martinez
“Credo che il centrocampista sia davvero un ruolo particolare, soprattutto oggi. Ci sono le due fasi, come si dice sempre, e il calcio moderno richiede grande forza e intensità: è sempre più veloce. Io cerco di mettere tutte le mie caratteristiche a disposizione della squadra e di dare sempre il 100%. Questa è la cosa più importante, al di là delle qualità. All’Inter devi dare il 100%, sempre. ”
Nicolò Barella
“La scorsa stagione è stata senza dubbio molto intensa. Ora stiamo giocando una nuova stagione, il nostro obiettivo è quello di lottare per tutti gli obiettivi. ”
Alessandro Bastoni
“Negli anni sono migliorato col sinistro, poi c’è la natura, sicuramente io però mi diverto tanto. Cerco sempre di guardare i movimenti dei miei compagni per metterli nella migliore condizione possibile. ”
Federico Dimarco
“Siamo forti, siamo una squadra che gioca insieme da tanti anni e lavoriamo sempre per migliorare. Siamo una famiglia. ”
Denzel Dumfries
Importante riconoscimento anche per Pio Esposito, che ha ricevuto il premio “Il Campo é giusto” - Coldiretti Fondazione Osservatorio Agromagie come Miglior giovane italiano nel 2024/25.
“Giocare per l’Inter e indossare la maglia della Nazionale italiana comporta responsabilità, ma sono esattamente le cose che sognavo da bambino. Per questo sono molto contento. Con i miei fratelli ci eravamo promessi di ristrutturare il campetto a Castellamare di Stabia dove siamo cresciuti e nel 2024 lo abbiamo fatto. Abbiamo così voluto dare ai bambini la possibilità di giocare come facevamo noi da piccoli. Ci sembrava la cosa più giusta da fare. È il secondo anno di fila che ricevo un riconoscimento importante: l’anno scorso come miglior giovane della Serie B e quest’anno come miglior giovane in assoluto. Sono contento, certo, ma preferirei dimostrare ancora di più sul campo. In questa stagione sto cercando semplicemente di non snaturare il mio gioco: ciò che facevo in Serie B ho provato a riportarlo in Serie A e anche a livello internazionale. Cerco di essere sempre lo stesso ragazzo che dà il 100% ogni giorno in allenamento per migliorarsi. Forse ci sono più responsabilità rispetto alla Serie B, giocando nell’Inter e in Nazionale, ma io provo a restare sempre lo stesso. Non credo che le due gare perse contro Atletico e Milan fanno parte di un momento difficile vero e proprio: è durato tre giorni. Nel calcio ci sono episodi, e in quelle due partite non meritavamo di perdere, ma è andata così. La squadra è stata molto brava a reagire a Pisa, perché non era affatto semplice: campo difficile e avversario molto organizzato. È stata una grande risposta. Il mister abbraccia tutti. È il suo modo di fare: ci tiene tanto, ci coccola e ci fa sentire parte del gruppo. È il suo modo di mostrarci vicinanza.”
Pio Esposito