Inter Hall of Fame: 5 cose che (forse) non sai su Walter Zenga



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30 mag 2020

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L'ex portiere nerazzurro è entrato nella Hall of Fame nel 2018


MILANO - Chi entrerà a far parte della Hall of Fame dell'Inter nel 2020?  Sono otto le leggende nerazzurre che nel 2018 e nel 2019 sono state votate dai tifosi nerazzurri. Nella categoria portieri (questi i candidati 2020) sono stati premiati Zenga nel 2018 e Toldo nel 2019. Qui vi proponiamo cinque curiosità su Walter Zenga, l'Uomo Ragno nerazzurro.

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1. Il primo portiere a entrare nella Hall of Fame nerazzurra Walter Zenga è stato il primo portiere ad entrare nella Hall of Fame dell'Inter. Nel 2018 l'Uomo Ragno ha preceduto Francesco Toldo e Gianluca Pagliuca nella prima edizione della Hall of Fame interista. Assieme a lui Javier Zanetti, Lothar Matthäus (compagno di squadra di Walter dal 1988 al 1992) e Ronaldo. 

2. Dalla Macallesi alle giovanili dell'Inter: sempre tifoso nerazzurro Nato a Milano il 28 aprile 1960, Zenga ha un rapporto viscerale con il quartiere nel quale è cresciuto, quello di Viale Ungheria. La sua prima squadra è stata la Macallesi 1927, storica squadra milanese. Ad accompagnarlo, suo papà Alfonso, portiere del Napoli nel '45-'46. Zenga è precoce in tutto, al punto che sul suo primo cartellino viene riportato come anno di nascita il 1959, per permettergli di partecipare ai campionati agonistici, nella categoria Pulcini. Da sempre tifoso dell'Inter, Zenga era solito assistere alle partite dei nerazzurri a San Siro. Il suo ingresso nel Settore Giovanile nell'Inter risale al 1971, all'età di 11 anni.

3. Non solo Inter: le altre sei maglie indossate da Zenga Cresciuto nel Settore Giovanile nerazzurro, Zenga inizia la sua gavetta con tre prestiti tra C1 e C2: gioca con la Salernitana, il Savona e con la Sambenedettese, squadra con la quale ottiene la promozione in Serie B. Nel 1982 torna in nerazzurro e nella sua prima stagione colleziona 5 presenze in Coppa Italia. Rimarrà all'Inter fino al 1994, anno del suo passaggio alla Sampdoria. Due stagioni, prima di giocare nel 1996/1997 in B con il Padova per poi volare negli Stati Uniti, nella MLS, ai New England Revolutions. Negli States inizia la sua carriera da allenatore, anzi: nell'ultimo anno coi New England Zenga è allenatore-giocatore. Oltre a tutte queste avventure, c'è anche quella con la maglia azzurra: 58 partite con la Nazionale, con solo 21 reti subite; stabilisce anche il record di imbattibilità ai Mondiali, riuscendo a non subire gol per 517 minuti a Italia 90.

4. Pre tre anni consecutivi premiato come miglior portiere al mondo L'unico portiere ad aver vinto il Pallone d'Oro nella storia del calcio è Lev Yashin. Walter Zenga nella graduatoria del premio di France Football ci è finito nel 1990, 12esimo. Ma per tre stagioni consecutive (1989, 1990, 1991) Zenga è stato premiato come miglior portiere al mondo dall'IFFHS (International Federation of Football History & Statistics). Un riconoscimento di assoluto valore.  1989: 1 Walter Zenga (Inter), 2 Michel Preud'homme (Malines), 3 Rinat Dasaev (Siviglia); 1990: 1 Walter Zenga (Inter), 2 Sergio Goycochea (Millonarios), 3 Luis Gabelo Conejo (Ramonense); 1991: 1 Walter Zenga (Inter), 2 Sergio Goycochea (Racing Club), 3 Claudio Taffarel (Parma).

5. La partita che vorrebbe rigiocare Walter Zenga con l'Inter ha disputato 473 partite, dall'82 al '94. Nel suo palmares ci sono: lo Scudetto 1989, quello dei record; la Supercoppa Italiana; due Coppe Uefa: quella 1990/1991 e quella 1993/1994. Proprio la finale di ritorno della Coppa Uefa 1994 (Inter-Salisburgo 1-0) è stata l'ultima partita giocata da Zenga in maglia nerazzurra. Ama ripetere una frase molto interista: "La partita che vorrei rigiocare è quella del mio debutto con l'Inter, così avrei la possibilità di giocare altre 472 match in nerazzurro". Il match in questione è una sconfitta, indolore: Zenga ha debuttato nell'Inter il 5 aprile 1983 in Varese-Inter 1-0 (Di Giovanni), ritorno degli ottavi di Coppa Italia (andata 2-0 per l'Inter).

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