Diario dagli States, giorno 7 | La prima partita

Lo stadio è immenso, da dentro più che da fuori. Una distesa di scale di cemento che creano un'arena che è nella memoria di tutti quelli che, nell'estate del 1994, cullarono un sogno azzurro. E' cominciata da qui la nostra FIFA Club World Cup, dal Rose Bowl Stadium di Pasadena. Il sole a picco sul campo è lo stesso di quell'estate americana: battente, caldo. Sventola la bandiera degli Stati Uniti, arrivano i tifosi dall'Italia e dal Messico. Torna l'Inter, torna il campo, il calcio. Cristian Chivu sulla panchina, il capitano che dà il calcio d'inizio e poi trova il gol. A migliaia di chilometri di distanza da Milano, dalle nostre abitudini, dai nostri riti e dai nostri orari, siamo tornati in campo. Un Mondiale, segnano due campioni del mondo. Il sudore e la fatica, la gente che arriva anche dopo il fischio d'inizio, la maglia nuova, le vecchie connessioni. Torna tutto, in pochi istanti sei già dentro un'altra avventura. E sul campo anche i volti nuovi: una prima volta non si dimentica. Luis e Petar. E' iniziata con un pareggio, è l'inizio. Il nostro tempo a Los Angeles sta per scadere, Seattle ci attende.