Barella: "Ci è mancato tutto, ma ci rialzeremo ancora"
Squadra
— 31 mag 2025Le parole del centrocampista nerazzurro e di Francesco Acerbi dopo la finale di Champions League a Monaco di Baviera
Serata molto amara per l'Inter, sconfitta nettamente a Monaco di Baviera dal Paris Saint-Germain nella finale di Champions League. Al termine del match Nicolò Barella e Francesco Acerbi hanno parlato nelle interviste post partita:
“Stasera è mancato tutto, ci dispiace perché rimane sempre il finale di un percorso, ma io sono orgoglioso di questa squadra, che negli ultimi anni ha tenuto al massimo i giri del motore in tutte le competizioni. Fa dispiacere perché in questo momento è difficile esprimersi, cercheremo di rimboccarci le maniche e tornare. Parlare dopo è più facile, ci sono situazioni in una partita che cambiano in pochissimo tempo: sul secondo gol per esempio poteva arrivare un angolo per noi e invece hanno segnato in contropiede. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro sapendo che ci saremmo presi dei rischi e il PSG è riuscito a sfruttare tutte le sue qualità. Siamo sempre ripartiti dalle sconfitte, abbiamo sempre cercato di rialzarci dopo essere caduti. Quella di oggi è una bella botta, ma l'unico modo per tornare ai massimi livelli è lavorare. La stanchezza in una finale non può essere una scusa, il più grande dispiacere è quello che sembrava la volessero di più loro. Abbiamo avuto gare come Bayern e Barcellona in cui il cuore è stato più importante della tattica, oggi però è andata così. Nel secondo tempo abbiamo cercato di alzare i giri e prenderli più alti, ma se lasci campo a loro le occasioni arrivano e le hanno sfruttate tutte”.”
Nicolò Barella
“Eravamo un po' contratti, loro andavamo il doppio di noi. Sono partite che lasciano l'amaro in bocca: sicuramente la testa ha avuto un ruolo importante, ma anche i loro meriti sono chiari. Sono dispiaciuto, ma c'è poco da dire: loro sono stati ingiocabili, anche per demerito nostro. Nel secondo tempo abbiamo cercato di spingere un po' di più ma non riuscivamo: siamo stati bloccati mentalmente e fisicamente, ma siamo comunque orgogliosi del percorso che ci ha portato a due finali in tre anni. Ora bisognerà capire cosa è mancato mentalmente: da lì si deve ripartire . Ci dispiace, a me e ai miei compagni, ma dobbiamo tenere la testa alta perché non è facile arrivare in fondo a tante competizioni”
Francesco Acerbi