Chivu: “Vogliamo giocarci questo trofeo fino in fondo”
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— 28 minuti faDall'Al-Awwal Park Stadium di Riyadh le parole dell'allenatore nerazzurro alla vigilia della semifinale di EA Sports FC Supercup 2025/26
L'Inter si prepara ad affrontare il Bologna nella semifinale della EA Sports FC Supercup 2025/26 in programma venerdì 19 dicembre alle 20:00 CET (22:00 ora dell'Arabia Saudita, AST). Alla vigilia della sfida, dall'Al-Awwal Park Stadium di Riyadh, le parole in conferenza stampa di Cristian Chivu:
L’Inter non vince un trofeo da un anno e mezzo. C’è la sensazione che questa possa essere una svolta per mettersi alle spalle il passato? "Noi pensiamo partita dopo partita. Vogliamo affrontare ogni gara con voglia e ambizione. Questa è una squadra che ha ancora tanto da crescere e vogliamo continuare il nostro percorso. Siamo qui grazie al nuovo formato di questa competizione, e se siamo arrivati a questo mini torneo ce la vogliamo giocare fino in fondo".
Avrete un giorno in meno di recupero in caso di finale, può cambiare qualcosa? Calhanoglu è pronto per giocare? "Oggi Calhanoglu si è allenato ed è a disposizione. Vedremo se farlo partire dall’inizio o a gara in corso. Sul giorno in meno o in più, ormai siamo abituati a giocare partite ravvicinate, ma ora dobbiamo concentrarci esclusivamente sulla gara di domani".
Il Bologna è arrivato un giorno prima. Perché avete scelto di allenarvi alla Pinetina e raggiungere Riyadh solo un giorno prima della finale? "Sapevamo che avrebbe fatto freddo. E' una scelta. Avevo chiesto di arrivare oggi, mi è stato detto che sono sei ore di volo e due di fuso, abbiamo scelto di arrivare un giorno prima".
Negli ultimi anni il Bologna ha spesso messo in difficoltà l’Inter. Perché? E cosa significherebbe vincere un trofeo dopo pochi mesi? "Per me non cambierebbe nulla a livello personale, non sono a caccia di reputazione. Sono felice per i ragazzi e per il percorso che stiamo facendo, vogliamo far vedere che sono bravi e validi in giro per l'Italia e per l'Europa. Il Bologna è una squadra che dà fastidio a tutti: ha un’identità chiara, grande energia e un modo di giocare che mette in difficoltà qualsiasi avversario. Solo con il lavoro si costruiscono squadre che vincono, e noi abbiamo la consapevolezza di quello che vogliamo fare".
Cosa si prova ad allenare questo gruppo? "Mi fa piacere allenare questi ragazzi: si sono rimessi in gioco nonostante le amarezze, sono uniti, affamati e vogliosi di vincere trofei. Come staff abbiamo fatto il massimo per restituire fiducia e passione. A volte si perde anche immeritatamente, ma il gioco resta e cresce".
Siete primi in campionato, ma avete ammesso di aver sbagliato due tempi. C’è ancora qualcosa da migliorare negli scontri diretti? "Non dimentichiamo che alcune partite erano scontri diretti come quello con la Roma, ma non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno. Ogni gara ha le sue insidie, indipendentemente dall’avversario. Noi dobbiamo dare sempre il massimo di quello che abbiamo. Si può uscire vincitori o sconfitti, ma sempre a testa alta. Non ci mancano desiderio, impegno e ambizione per cercare di vincere tutte le partite".
Cosa pensa del derby in Supercoppa dell'anno scorso? "Penso che è l'anno scorso. Ora affronteremo il Bologna, faremo del nostro meglio e poi si vedrà".