Diario dagli States, giorno 17 | Charlotte si prepara

L’aria è diversa, più secca, più ferma. Nessuna brezza dall’oceano, nessuna altura intorno. Solo asfalto che scotta, grattacieli che si stagliano dritti nel cielo, il sole che picchia sui tetti e sulle strade. Charlotte è un altro pezzo d’America, diverso da tutto quello che abbiamo vissuto finora.

Una città che corre veloce, dove i motori della NASCAR sono quasi un culto, dove il centro è ordinato, moderno, lucido. Ma basta allontanarsi di poco per trovare parchi, boschi, natura vera. Una doppia anima, come spesso accade da queste parti.

Nel mezzo, ci siamo noi. Una nuova partita ci attende, e l’attesa cresce con entusiasmo, con la voglia di tornare in campo e continuare il nostro cammino. Ci alleniamo, ci prepariamo, con lo sguardo avanti e il cuore carico.

Charlotte si riempie piano piano. Passano tifosi inglesi, portoghesi: Benfica e Chelsea apriranno il programma, poi toccherà a noi. E intanto i colori nerazzurri iniziano ad apparire, anche qui.

Il countdown è cominciato. Charlotte ci osserva. E si prepara.