Diario dagli States, giorno 10 | Tra cielo e grattacieli
FIFA Club World Cup
— 21 giu 2025Seattle ci ha svegliati con una pioggia leggera, quasi una carezza. Fresco nell’aria, nuvole basse e poi, piano, uno squarcio di luce. L’aria è pulita, la giornata è limpida.
Il primo allenamento in città, in un centro che è immenso, all'avanguardia, accogliente. Qui dove si preparano le stelle dell'NFL, la casa dei Seahawks, dove football e soccer per una volta si uniscono. C'è un silenzio pieno di concentrazione, un respiro sportivo.
La città l’abbiamo vissuta anche oggi, dal risveglio in poi. Il mercato dove i pesci volano tra le mani dei venditori, il molo che si riempie piano piano, l’acquario che sembra parlare direttamente con l’oceano — e che, oggi, si è colorato anche di nerazzurro.
Dallo Space Needle, Seattle si mostra per com’è: calma, elegante, concreta. La guardi dall’alto e ti sembra già familiare. Il nostro truck gira per le strade, pizzica il verde della città, diventa l'attrazione per i tifosi e i curiosi. C'è chi ha viaggiato dal Canada, dall'Italia, da tutto il mondo per essere qui. L'incontro con i tifosi giapponesi genera connessioni. È il calcio, che unisce. È il Mondiale, che avvicina.
E poi c’è il Lumen Field. Lo vedi sempre, là in fondo. E quando sei dentro capisci quanto è immenso, così tagliato verso la città, che spunta con i suoi grattacieli che sembrano spuntare direttamente dal terreno di gioco. Sembra fatto apposta per ospitare qualcosa di importante, con i palazzi primi spettatori di quello che sarà.
Qui è dove torneremo in campo, dove continuerà il nostro cammino. Siamo pronti.